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COFFERATI: COSI’ IL PD
NASCE GIA’ VECCHIO

Intervistato dal Riformista, Sergio Cofferati si dice d’accordo con la definizione di un “nuovo Pd” che “nasce già vecchio” a causa di un dibattito “costituente” che non decolla mentre a tenere banco è ii posizionamento, palese o “sotterraneo”, dei vari maggiorenti dem. “Ed è impressionante – afferma Cofferati - come la collocazione personale dei dirigenti non sia quasi mai preceduta o accompagnata da giudizi su proposte di merito. La ragione è evidente: non ci sono le proposte di merito. Anche per questo i candidati dovrebbero essere sollecitati a presentarle. Cosa che invece non viene fatta. È difficile immaginane la ripresa, il rilancio, la riscrittura, la rifondazione, chiamatela come volete, di una forza politica di sinistra prescindendo dal merito e al più parlando sommariamente della storia recente, meno di quella lontana perché sarebbe troppo imbarazzante per alcuni di loro”. Di fronte all’evidenza che una delle parole più gettonate nel dibattilo a sinistra sia “identità”, l’ex segretario della Cgil sottolinea che tale termine “ha senso se è seguito da indicazioni di merito precise. Nessuno chiede il dettaglio ma definizioni che siano comprensibili. I valori. Sono la democrazia, la solidarietà, il rispetto delle persone, garantendo loro dignità, condizioni materiali positive e una idea del rapporto sovranazionale nel quale i valori ai quali fai riferimento diventano valori condivisi anche da altre storie politiche e da forze di altri Paesi. La dimensione sovranazionale dei valori della sinistra è Storia. Ma di questo non vedo traccia. Non solo a volte non ci sono commenti sulla guerra ma neanche su cosa, ad esempio, la sinistra dovrebbe volere in Europa e nei rapporti tra l'Europa e il resto del mondo”. (11 GEN - deg)

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