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MAFIA, TRENT'ANNI FA
LA CATTURA DI RIINA

Se la 'mafia uccide solo d'estate', forse potremmo anche iniziare a dire che i boss vengono catturati in inverno. Trent'anni e un giorno dopo la cattura di Totò Riina, avvenuta il 15 gennaio del 1993, arriva oggi l'arresto a Palermo di Matteo Messina Denaro, latitante da tre decenni, considerato il capo della mafia. Matteo Messina Denaro “rimane l’ultimo stragista appartenente alla commissione che ha ordinato le stragi, un uomo con evidenti coperture sulle quali sono in corso in questo momento delle indagini: in queste ore si stanno acquisendo dei documenti e individuando soggetti e cercando di determinare con maggiore certezza la rete che lo ha protetto fin qui” ha detto ai microfoni di Rai Radio 1 il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia. Una cattura – operata dai carabinieri in stretto accordo con la magistratura – che arriva, altra coincidenza significativa, pochi mesi dopo il trentennale delle stragi di Capaci e Via D'Amelio, celebrato la scorsa estate, in un complesso corto circuito tra presente e passato, un passato tutt'altro che pronto però per essere congedato e consegnato alla storia. Dalle prime informazioni, si apprende che Messina Denaro sarebbe stato catturato in una struttura sanitaria di Palermo, dove il boss si era recato per sottoporsi a terapie cliniche. Trent'anni (e un giorno) fa, invece, erano circa le 8.30 del mattino quando sempre a Palermo, sulla rotonda di via Leonardo da Vinci, una Citroen ZX venne bloccata dai carabinieri: ad aprire lo sportello il capitano Ultimo, alla guida dell'auto invece Salvatore Biondino e sul sedile del passeggero Totò Riina, capo di Cosa Nostra, reduce da 24 anni di latitanza. Ad aiutare i militari dell'Arma nell'individuazione e nel riconoscimento dei due mafiosi, il pentito Baldassare Di Maggio, presente all'operazione. Dopo le stragi del '92, lo Stato reagiva. Una vittoria che apparve non piena, però, per via della mancata perquisizione, nell'immediatezza della cattura, del covo di via Bernini in cui il boss viveva con la famiglia. Il vicecomandante del Ros Mario Mori e Ultimo saranno assolti dall'accusa di favoreggiamento alla mafia, Riina morirà il 17 novembre del 2017 non ammettendo i suoi crimini, portando i suoi misteri nella tomba.  (Roc – 16 gen)      

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