"La malattia contro la quale ha lottato con grande coraggio e la sua prematura scomparsa hanno fatto perdere al Paese un importante riferimento istituzionale. Ne rimpiangeremo i tratti garbati, il rigore e l'integrità, che hanno sempre contraddistinto il suo impegno professionale e politico, riconosciuto anche a livello internazionale. La Presidenza ha già fatto pervenire ai familiari l'espressione della più sentita vicinanza e solidarietà, che desidera ora rinnovare anche a nome dell'Assemblea, invitandola a un minuto di silenzio". Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, aprendo la commemorazione di Franco Frattini a Montecitorio. Frattini è venuto a mancare la scorsa vigilia di Natale, all'età di 65 anni: presidente del Consiglio di Stato, è stato più volte ministro (tra cui degli esteri), nonché vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per la giustizia, la libertà e la sicurezza. Eletto alla Camera per la prima volta nel 1996, ne è stato membro per tre legislature, dalla XIII alla XIV, e nella XVI.

FASSINO. Tra le voci che lo hanno ricordato in aula, quella di Piero Fassino: "Lo ricordiamo come un uomo garbato – afferma il deputato dem - come un uomo attento all'interlocuzione, con ogni interlocutore, un uomo che fondava ogni sua assunzione di responsabilità sempre sulla ricerca dell'equilibrio e della verità. Ho avuto la fortuna di conoscere Franco quasi quarant'anni fa, quando assunse la responsabilità di giovane magistrato del Tar del Piemonte – racconta Fassino - Da allora, tra noi si è via via sviluppata un'interlocuzione che, pur nella differenza delle collocazioni politiche, ci ha sempre consentito un confronto denso e ricco. Da ogni confronto con Franco ho sempre avuto la fortuna di trarre insegnamenti ed elementi di arricchimento culturale, politico, personale. Era un servitore dello Stato – aggiunge - che ispirava ogni sua attività a un senso delle istituzioni dello Stato molto rigoroso". (Roc – 17 gen)