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PD, CUPERLO: FERMARE
LA DERIVA POPULISTA

Parla a “Il Dubbio” Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, iniziando con l’analizzare la situazione del partito: “Abbiamo alle spalle una sconfitta molto severa, quella di settembre, preceduta da quella del marzo 2018. Questo partito ha 15 anni di vita e in questo tempo ha perso 6 milioni di voti, ha subito tre scissioni e l’ultimo segretario eletto con le primarie si è dimesso pronunciando parole molto dure. Ma di fronte a questa serie di eventi e di traumi non abbiamo mai affrontato con una discussione sincera le ragioni di questa sconfitta per capire come ricollocare questo progetto nella storia del Paese”. Nel futuro, secondo Cuperlo, quali sono gli sbagli che non dovrà più ripetere il Pd? “Ad un certo punto si è pensato pure di poter addomesticare il populismo: abbiamo tagliato ogni forma di finanziamento pubblico alla politica, abbiamo tagliato un terzo della rappresentanza parlamentare perché dovevamo dar vita a un governo con il Movimento 5 Stelle. Tutto questo non ha reso la nostra democrazia più forte, casomai più fragile. E ora dobbiamo ricostruire una partecipazione dal basso, utile anche come elemento di controllo e di selezione delle classi dirigenti. Vorrei un partito che cambiasse il suo modo d’essere e facesse del coinvolgimento reale degli iscritti un tratto caratterizzante”. E sulla parte “gauche” del partito che strizza l’occhio a Elly Schlein, Cuperlo commenta così: “Mi ritengo a pieno titolo un esponente della sinistra del Pd e ho un ottimo rapporto con Orlando e con tanti altri compagni e amici di quella corrente. Dietro questa candidatura non ci sono potentati di nessun genere e questo è un valore aggiunto di libertà per poter dire quello che pensiamo”. (20 GEN - feb)

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