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direttore Paolo Pagliaro

''BALCANI UNA PRIORITA'
EUROPA SIA PROSPETTIVA''

"Questo tema rappresenta una priorità per il governo italiano: i Balcani rappresentano una realtà che forse in passato non è stata sufficientemente seguita, o seguita con la dovuta intensità".   Così il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, in audizione sulla situazione nei Balcani occidentali presso le commissioni riunite Esteri della Camera ed Esteri e Difesa del Senato.  Il responsabile della Farnesina ricorda la conferenza sulla regione, organizzata insieme al Mef a Trieste due giorni fa,  ma "questo - spiega - è stato solo il primo passo e la prima di una serie di iniziative che tendono a rafforzare la strategia di una maggiore presenza dell'Italia in questa regione": durante la primavera, infatti, è prevista  a Roma una riunione di tutti i ministri degli Esteri dei Paesi dei Balcani, poi un'altra riunione con i ministri degli Esteri di Albania, Nord Macedonia, Bulgaria, per affrontare il tema dell'ex Corridoio 5 su richiesta albanese. "La dimostrazione del rinnovato impegno italiano, e dei riscontri che troviamo - rivendica Tajani - è che la scorsa settimana il quintetto (Usa, Gb, Francia, Germania e Italia), cioè il gruppo di Paesi che si occupa della pace tra Kosovo e Serbia, ha deciso di coinvolgerci in una missione: ritorniamo a essere protagonisti, questo anche perché siamo in costante contatto con i governi di Serbia e Kosovo, cercando di contribuire a una soluzione pacifica" Tajani menziona poi una "serie di iniziative per favorire una presenza imprenditoriale dell'Italia, industriale e commerciale: è già in programma per fine marzo un business forum a Belgrado, ne organizzeremo un altro a Pristina e negli altri Paesi sono al lavoro i nostri ambasciatori per organizzare altri eventi: l'obiettivo è quello di aprire muovi mercati, favorire l'internazionalizzazione anche delle pmi e favorire investimenti nel nostro Paese". "I Balcani ormai sono strategici per il nostro interesse nazionale - aggiunge Tajani - e tutto ciò che accade al di là dell'Adriatico si riflette subito in Italia e in Europa. Il conflitto in Ucraina conferisce poi rinnovata centralità a quella regione e ancora più cruciale diventa la stabilizzazione di quella parte d'Europa. La regione è oggetto di una competizione geopolitica: attori come la Russia, la Cina ma anche la Turchia e l'Arabia Saudita cercano di guadagnare spazi importanti, ed è una dinamica che non deve lasciarci indifferenti". "Per storia e cultura giochiamo in casa nei Balcani, ma dobbiamo assicurarci che il senso di appartenenza all'Europa e ai valori europei non vacilli. L'Europa - sottolinea il ministro - deve rimanere una prospettiva per tutti questi paesi, che devono fare riforme ma noi dobbiamo offrire segnali concreti e tappe di un percorso". (Roc - 26 gen )                          

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