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direttore Paolo Pagliaro

GIORNI DELLA MERLA:
FREDDO CONFERMATO

Come tradizione vuole, i tre giorni della Merla, dal 29 al 31 gennaio, saranno molto freddi su gran parte dell’Italia, soprattutto al mattino con temperature diffusamente sottozero al Centro-Nord. Anche al Sud le temperature scenderanno, ma non sono attese gelate significative in pianura. Mattia Gussoni, meteorologo del sito IlMeteo.it, conferma che negli ultimi tre giorni di gennaio le temperature scenderanno sensibilmente: in Pianura Padana, alla fine della notte, avremo 3 gradi sottozero in città come Torino, Milano e Bologna e valori decisamente inferiori nelle zone di campagna; anche Roma tra domenica e lunedì potrebbe veder scendere la colonnina di mercurio fino a -2/-3 gradi con gelate diffuse. Nelle prossime ore sono attese precipitazioni residue sul versante adriatico e sull’Appennino, nevose localmente a quote basse tra Marche ed Abruzzo; si tratterà di precipitazioni deboli ed isolate che potremo ritrovare anche sulle Isole Maggiori e sul sud peninsulare solo a tratti un po’ più insistenti. Un miglioramento più deciso vedrà infatti cessare quasi completamente i fenomeni nella giornata di domenica: stante questo miglioramento però, laddove i cieli saranno completamente sgombri da nubi, si avrà un forte raffreddamento radiativo, cioè il calore si dissiperà di notte favorendo gelate anche in pianura. Di giorno il sole scalderà tiepidamente l’aria. Tra l’altro la tendenza meteo non esclude che, dopo una rimonta dell’Anticiclone delle Azzorre con giornate più miti fino a venerdì, possa arrivare una nuova irruzione artica dalla Russia. Perché questi giorni sono chiamati della Merla? Il mese di gennaio era inizialmente di 28 giorni, per questo una merla, per non patire il freddo del mese che le faceva i dispetti, decise di fare scorta di provviste e non lasciare il nido per quei giorni. Così gennaio prolungò la sua durata di altri tre giorni, chiedendoli al mese di febbraio, appunto "i giorni della merla", per poter scatenare la sua ira contro la merla con pioggia, neve e gelo. Quindi la merla cercò rifugio in un comignolo per tre giorni. Alla fine della tempesta le sue piume erano diventate nere a causa della fuliggine. Un’altra leggenda narra che alcuni soldati piemontesi dovevano spostare sull’altra riva del Po un pesante cannone nero, detto “la merla”. Era gennaio, il fiume era in piena e la forte corrente impediva la costruzione di un ponte di barche che permettesse il trasbordo. Ma una grande gelata degli ultimi tre giorni di gennaio consentì ai soldati di trascinare il pesante pezzo di artiglieria sul fiume ghiacciato fino all’altra sponda. Secondo un detto popolare se in quei tre giorni le temperature sono miti significa che l'inverno durerà ancora a lungo; se invece farà molto freddo, la primavera non tarderà ad arrivare. (28 gen – red)

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