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EMILIANO: STOP
ALL'AUTONOMIA

Una riforma che interessa soltanto alla Lega di Matteo Salvini, che “pur di uscire dall'ombra in cui è relegato è disposto anche a mettere a rischio la tenuta del Paese”. E che, assicura, ha fatto sorgere parecchi dubbi anche tra i governatori di centrodestra, che “le loro critiche le esprimono a bassa voce, ma sono perplessi tanto quanto noi”. Michele Emiliano, invece, intervistato dal Messaggero la sua contrarietà al ddl Calderoli sull'autonomia differenziata intende farla sentire forte e chiara. “Così com'è, questa legge rischia di essere incostituzionale: invece di ridurre le diseguaglianze le aumenta. Calderoli si fermi - è l'appello del presidente della Puglia - e ascolti il coro di contestazioni che ha investito il suo progetto”. Per Emiliano, “Il Parlamento non può giocare un ruolo secondario, devono essere le Camere a stabilire quanta e quale autonomia concedere alle Regioni, non il governo. E poi serve un riequilibrio complessivo dei poteri, che dia più spazio alle città metropolitane. Per il loro ruolo, avrebbero diritto a uno statuto che si avvicini a quello delle Regioni”. (24 FEB - deg)

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