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TURISMO DELLE RADICI

La Sicilia mitica tra i capolavori di Cefalù

La Sicilia mitica tra i capolavori di Cefalù

Perla imperdibile della provincia di Palermo, Cefalù è stata una cittadina dai tanti nomi: Kephaloidion in greco, Coephaledium per i romani e Gafludi per gli arabi. Oggi è uno dei borghi siciliani più affascinanti dell'isola, le cui origini si perdono tra le mura megalitiche e il tempio di Diana, edificio megalitico sulla rocca, che rende Cefalù un centro abitato dalla nascita leggendaria e mitologica. Una terra dove si dice che Dafni, poeta cantore della natura, fu trasformato in roccia, dove Ercole costruì un tempio a Giove e dove leggenda vuole vissero i Giganti discendenti di Iavan. Si tratta di una terra indissolubilmente legata al mare, parte del Parco Naturale delle Madonie e storicamente punto di passaggio di vari popoli che nei secoli hanno arricchito le sue vie con nuove architetture. A partire dalla rocca che sovrasta la città, già nota ai fenici come "promontorio di Ercole", sono molti i luoghi di interesse che vale la pena ammirare: a partire dal già citato tempio di Diana, edificio megalitico forse legato a un culto dell'acqua, fino all'imponente cattedrale, eretta dal re normanno Ruggero II come proprio mausoleo. La particolarità della cattedrale è che, condizionata da prescrizioni liturgiche bizantine, fu realizzata da architetti e maestranze islamiche: alla base della progettazione, dunque, ci fu l'architettura maghrebina dei palazzi-fortezza ziriti e hammaditi, mentre gli interni sono di pregevolissima fattura bizantina (1148), con fonte battesimale romanica. Della Cefalù medievale, invece, fanno parte il palazzo Maria in piazza Duomo, l'osterio Magno in Corso Ruggero (XIII secolo) e il lavatoio medievale cui si accede attraverso un'elegante scalinata di pietra lavica. Il barocco invece è rappresentato dai prospetti del monte della Pietà (1716) e dalla bella chiesa del Purgatorio (1668), ma anche dai dettagli architettonici delle strade cittadine. Nella chiesa del Purgatorio è da non perdere la cripta rettangolare con cadaveri completamente essiccati. Da vedere anche il museo Mandralisca, che contiene anche "Ritratto d'ignoto" (1465-70) di Antonello da Messina. Nonostante i tanti capolavori storici e artistici, quello che rende Cefalù così affascinante è la bellezza dei vicoli, i piatti di pesce fresco o la pasta "'a taianu" (pasta al tegame), i sorrisi degli abitanti e le feste religiose, come quella del Santissimo Salvatore tra 2 e 6 agosto. Quest'ultima vede svolgersi la 'Ntinna a mare, una gara d'equilibrio per prendere una bandiera posta all'estremità di un palo sospeso sull'acqua dalla banchina del molo e cosparso di sego e sapone. Attraversata Porta Pescara, non resta che riposare nel vecchio porto in attesa del tramonto e terminare così la visita alla meravigliosa Cefalù.
COME ARRIVARE: L'aeroporto (75 km) e la stazione ferroviaria di riferimento sono quelli di Palermo. In automobile da Messina (raggiunta con un traghetto da Villa San Giovanni): prendere A20/E90 in direzione di SS 113 a Cefalù, uscire a Cefalù da A20/E90, entrare in SS 113 seguendo le indicazioni per Cefalù.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Verso l'entroterra c'è tutto il Parco delle Madonie da esplorare. Da vedere anche la Torre Garbonogara, sulle rive del Fiume Grande.
https://borghipiubelliditalia.it/borgo/cefalu/#1480500702624-656ec4d5-e413

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