Inaugurata ieri la Fiera Internazionale del Libro di Lima, l’appuntamento sudamericano a cui l’Italia partecipa come ospite d’onore. Oltre due settimane, da oggi fino al 6 agosto, per raccontare l’editoria, la cultura, l’arte italiana e le connessioni latine con il Perù grazie alla presenza dei 13 autori parte della delegazione e attraverso un programma ricco e multidisciplinare composto da 50 appuntamenti, 4 mostre 3 concerti e una rassegna cinematografica. “La presenza dell’Italia come Ospite d’Onore a Lima non soltanto rappresenta l’occasione per celebrare il nostro Paese, la sua ampia produzione letteraria ed editoriale, ma rappresenta anche un’opportunità - ha spiegato l’ambasciatore d’Italia in Perù Massimiliano Mazzanti, intervenuto durante l’inaugurazione - Quella di approfondire e riconoscere i profondi legami che ci uniscono al Perù, frutto di oltre un secolo di relazioni diplomatiche che dai comuni tratti linguistici, storici e umani, traggono la loro forza e che il programma della partecipazione italiana in fiera mostrerà in tutte le sue declinazioni”. A entrare nel merito del programma, sottolineando la vicinanza culturale tra i due Paesi, è quindi il presidente dell’Aie - Associazione italiana editori Innocenzo Cipolletta: “Le Connessioni latine che danno il titolo alla nostra presenza qui a Lima sono prima di tutto connessioni tra persone, tra popoli che hanno saputo mischiarsi e ospitarsi l’uno con l’altro, imparando a chiamare casa posti molto lontani da quelli in cui sono nati. I libri, quando possono circolare senza muri ne barriere, contribuiscono a creare queste connessioni”. Nel 2023, ultimo dato disponibile, i titoli venduti per la traduzione in spagnolo sono stati 993, il 13% del totale. Se guardiamo invece al numero di titoli venduti sui mercati sudamericani, nel 2001 erano stati 125, nel 2023 sono stati 456, quasi quadruplicati.
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