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direttore Paolo Pagliaro

ITALIA SPACCATA IN DUE
TRA CALDO E PIOGGE

ITALIA SPACCATA IN DUE <Br> TRA CALDO E PIOGGE

C’è un’Italia che brucia e un’altra che affoga. Il Paese si prepara a vivere una delle settimane più estreme dell’estate 2025, spaccato a metà da forze atmosferiche che sembrano parlare lingue opposte: al Sud e al Centro un caldo feroce, africano, quasi irreale; al Nord, un cielo carico di pioggia e grandine. Il clima, sempre più imprevedibile, ha alzato il volume. Secondo le previsioni elaborate da Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, siamo all’alba di una nuova, violenta ondata di calore, innescata dalla risalita dell’anticiclone africano. A partire da oggi, domenica 20 luglio, l’intero bacino del Mediterraneo centro-occidentale sarà invaso da masse d’aria subtropicale in grado di spingere la colonnina di mercurio ben oltre i 40°C. I numeri parlano da soli: scarti termici di +8°C rispetto alle medie stagionali, punte massime previste fino a 46°C in Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia, e temperature infuocate anche nelle città del Centro come Roma e Firenze, dove si supereranno agevolmente i 36°C. Un’ondata che non solo mette a dura prova la salute pubblica, ma riaccende l’allarme per incendi, blackout e crisi idriche. Nel frattempo, però, il Nord Italia vive un’altra realtà: quella di un’estate a tinte più cupe, instabile, minacciosa. Le regioni settentrionali si trovano intrappolate in una vera e propria "zona di convergenza" tra l’aria rovente africana e un fronte perturbato collegato a un ciclone attivo sull’Europa del Nord. Il risultato? Un terreno fertile per temporali violenti, grandinate improvvise e nubifragi localizzati, capaci di scaricare in poche ore la pioggia di un intero mese. Già nella giornata odierna, i primi episodi temporaleschi si stanno facendo vedere sulle Alpi e sulle pianure di Piemonte e Lombardia. Ma è da lunedì 21 luglio che l’instabilità si intensificherà: si temono cumulate pluviometriche superiori ai 100/150 mm, con possibili frane, allagamenti e criticità idrogeologiche in diverse aree già fragili e colpite da eventi simili nelle scorse settimane. L’Italia, così divisa tra caldo asfissiante e precipitazioni torrenziali, sembra diventata l’emblema di un’estate fuori controllo, in linea con quanto ormai gli scienziati climatologici denunciano da tempo: il cambiamento climatico non è più un’ipotesi, ma una realtà che riscrive le stagioni, le regole, la normalità. L’estate 2025 sarà ricordata non per il sole o il mare, ma per l’ennesima, brutale dimostrazione che l’equilibrio del clima è saltato. (20 lug sem) 

(© 9Colonne - citare la fonte)