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direttore Paolo Pagliaro

CAMPIDOGLIO MINACCIA QUERELE: BASTA CAMPAGNA SU MARINO

CAMPIDOGLIO MINACCIA QUERELE: BASTA CAMPAGNA SU MARINO

“Il Campidoglio e il sindaco, andando ben oltre ciò che prevede la legge sull’accesso agli atti, hanno messo on line sul sito istituzionale il dettaglio di tutte le spese sostenute per la rappresentanza e i viaggi fatti con la carta di credito in dotazione a Ignazio Marino. Gesto di totale trasparenza e novità assoluta per un comune italiano. Ogni singola spesa è motivata formalmente dal sindaco nelle modalità corrette e previste dalle norme. Questi sono gli atti ufficiali e pubblici, ogni altra ricostruzione è offensiva, orientata da interessi politici e priva di ogni fondamento. A tutela dell’onorabilità dell’Istituzione e della persona del sindaco, Roma Capitale, se questa campagna offensiva dovesse continuare, sporgerà querela”: di fronte alle notizie che circolano in questi giorni sulle spese di rappresentanza del sindaco Marino, arriva la dura reazione del Campidoglio, che in una nota evidenzia come le spese di rappresentanza degli organi di governo del Comune di Roma Capitale siano definite dalla legge 148 del 2011 e che per il 2014, come per gli altri anni, sono pubblicate sul sito del Comune e ammontano complessivamente a 128.028,10 euro, una cifra certificata.

 

IL CHIARIMENTO. “Il dato – spiega la nota - comprende la quota destinata alla rappresentanza delle spese sostenute dal sindaco Ignazio Marino con la carta di credito di Roma Capitale. I numeri pubblicati venerdì scorso sono relativi proprio alle spese sostenute con la carta di credito (a questo si riferiva, infatti, la richiesta di accesso agli atti presentata dai consiglieri di diverse forze politiche). Quindi è sbagliato sommare il dato della carta di credito a quello pubblicato sul sito, ignorando che per obbligo di legge le spese di rappresentanza e quelle di missione sono contabilizzate in due voci diverse del bilancio: quindi le somme delle spese sostenute con la carta di credito vanno suddivise nelle due diverse aree contabili. Un chiarimento che il capo del cerimoniale Francesco Piazza aveva già fornito durante l’audizione in Commissione Trasparenza venerdì scorso”. “Come si vedrà – continua la nota -, tra le spese di rappresentanza degli organi di governo sono contenute molte voci non certo attribuibili alla persona del sindaco (dalla realizzazione delle medaglie, ai doni alle delegazioni internazionali che sono ricevute in Campidoglio, all’olio votivo che per tradizione il Comune acquista per renderne omaggio a San Francesco). Su queste spese - conclude la nota - negli anni dell’amministrazione Marino sono stati fatti sostanziosi tagli rispetto al passato e sono, se rapportate alle dimensioni della città, più che in linea quando non spesso inferiori a quelle di tutte le altre grandi realtà italiane”.

 

LE OPPOSIZIONI. Ma le polemiche non si esauriscono e le iniziative legali arrivano anche dalle opposizioni: i consiglieri capitolini del M5S (Marcello De Vito, Daniele Frongia e Virginia Raggi) hanno presentato un esposto alla Corte dei conti per chiedere una verifica sulla regolarità delle spese sostenute dal sindaco. “In merito all’utilizzo della carta di credito del sindaco vogliamo vederci chiaro, quindi abbiamo inviato un esposto in Procura a firma Fdi-An” annuncia in una nota il capogruppo in Campidoglio Fdi-An Fabrizio Ghera.

(Red – 5 ott)

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