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direttore Paolo Pagliaro

Rischia di esplodere
la bomba demografica

di Paolo Pagliaro

(19 febbraio 2016) C’è una bomba che prima o poi esploderà distruggendo il sistema pensionistico, ed è la bomba demografica. Nei paesi ben governati, il problema sta in agenda come questione di stretta attualità. Un paio di giorni fa a Berlino l’allarme è stato lanciato dal ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble. La Germania – ha detto – rischia di fare la fine della Grecia non per fattori finanziari o economici ma per un andamento demografico estremamente sfavorevole, Con la diminuzione della natalità e il rapido invecchiamento della popolazione, crescerà infatti a dismisura la spesa sociale. Se non si interviene, fra 30 anni la Germania avrà 10 milioni di abitanti in meno e il debito pubblico sfonderà la soglia del 200% del Pil. Intervenire significa due cose: fare più figli (ovvero creare le condizioni perché si facciano più figli) e accogliere, integrandoli, gli immigrati di cui c’è bisogno.

Da noi le prospettive non sono certo più favorevoli. Gli italiani con più di 60 anni erano il 14% nel 1960, sono il 28% oggi e saranno il 37% tra vent’anni. Declinerà rapidamente il numero delle persone in età produttiva: sono il 54% oggi, si ridurranno al 45% nel 2035. Abbiamo una popolazione simile a quella della Francia, ma circa 300 mila nati in meno ogni anno. Negli anni scorsi abbiamo rimediato con l’immigrazione. Ma nel 2014, complice la crisi economica, il saldo si è ridotto a poco più di 100 mila unità e l’anno scorso per la prima volta se ne sono andate più persone di quante ne siano arrivate.

Invertire questo trend demografico utilizzando anche la leva dell’immigrazione sembra l’unico modo per garantire l’equilibrio del sistema pensionistico, ma in Italia – a differenza che in Germania - facciamo molta fatica a dircelo.

(© 9Colonne - citare la fonte)