Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Isiamed e Farnesina
per Il sogno
di Marco Polo

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Isiamed e Farnesina <BR> per Il sogno <BR> di Marco Polo

ISIAMED E FARNESINA PER “IL SOGNO DI MARCO POLO"

Sulle tracce di Marco Polo non si muovono soltanto i commerci internazionali, ma anche le diplomazie. Tra difficoltà e successi, tra alleanze strategiche e tutela degli interessi del Paese e dei suoi cittadini. Ed alla diplomazia italiana, lungo la rotta dei viaggi del grande veneziano, è dedicato l’ultimo libro pubblicato da Il Nodo di Gordio e Vox Populi: “Il Sogno di Marco Polo. Proiezioni della politica estera italiana dal Mediterraneo all’Asia Centrale”. Un libro che presenta gli interventi di ambasciatori stranieri in Italia e di ambasciatori italiani all’estero, ma anche analisi, prospettive, studi affidati a ricercatori, esperti, giornalisti. Per offrire un panorama complessivo che parte da alcuni aneddoti storici, sulla diplomazia delle città marinare italiane, per arrivare alle opportunità di oggi ed a quelle che si presenteranno nei prossimi anni. Perché l’arte della diplomazia è in continuo mutamento ed assume un ruolo crescente l’aspetto culturale. Basti pensare all’attività svolta, nel mondo, da realtà come il Goethe Institut o il Cervantes. Veri punti di forza per la diplomazia, rispettivamente, di Germania e Spagna. La cultura utilizzata come elemento fondamentale del soft power e come chiave d’accesso in ogni parte del mondo. Strumenti operativi che – spiega il libro – sarebbero particolarmente utili se messi a disposizione anche dei nostri diplomatici. Non solo a sostegno dell’attività politica italiana, ma anche come “facilitatori” per le attività commerciali ed economiche del nostro Paese. Il volume fa parte del progetto “Il sogno di Marco Polo”, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri, e sarà seguito a breve da un secondo libro, “Le reti dell’Eurasia” dedicato al sistema delle reti lungo la Via della Seta. Del volume, curato da più autori, è possibile leggere di seguito uno stralcio a firma del senatore Gian Guido Folloni.





ZOÉ OLDENBOURG RACCONTA CATERINA LA GRANDE

Caterina II di Russia (1729-1796) era una modesta principessa tedesca, Sofia di Anhalt-Zerbst, quando fu prescelta – per una delicata alchimia di equilibri politici – come sposa dell’erede al trono di Russia. Costui, il futuro Pietro III, si rivelò un giovane debole, disadattato, incapace di sostenere il ruolo che la storia gli aveva assegnato, nonché fanatico partigiano di Federico II di Prussia: tutte ragioni che contribuirono a renderlo inviso al popolo e all’esercito soprattutto. Dopo aver sopportato infinite amarezze e affrontato lotte e intrighi con una determinazione incrollabile, Caterina II – in seguito alla morte della zarina Elisabetta – si pose a capo della congiura contro Pietro III: detronizzò e lasciò assassinare il marito e finalmente regnò sola. Con il suo regno, durato trentaquattro anni, Caterina II si è conquistata di diritto un posto tra i più grandi sovrani di tutti i tempi. La biografia di Zoé Oldenbourg, “Caterina la Grande” (Odoya), più che dilungarsi sulla storia del suo impero, si concentra, con dovizia di particolari ed esemplare introspezione psicologica, sulla donna e granduchessa, sulla sua formazione e laboriosa preparazione a governare. Sullo sfondo un’inedita corte russa dove l’amore si confonde con l’intrigo e la sordida umanità si cela dietro al lusso più sfrenato. Caterina la Grande è un dramma a tre voci: quelle di Elisabetta, Pietro e Caterina. Ma anche la tragedia di un popolo che, sotto la guida del rivoluzionario Pugacev, tenta di spezzare antiche catene. Zoé Oldenbourg (1916-2002), nata a San Pietroburgo e cresciuta a Parigi, unisce il rigore dell’informazione storiografica a una singolare efficacia pittorica e a una sensibilissima analisi psicologica. Caterina la Grande fa seguito a un altro importantissimo e celebre libro sulle Crociate con cui la scrittrice esordì nella saggistica storica dopo una fortunata attività di narratrice. Con il romanzo La Pierre angulaire ha meritato il prestigioso Prix Fémina.

 

 

ANDARE PER TRENI E STAZIONI

È nello stupendo complesso di Pietrarsa che sorse la prima officina ferroviaria italiana; mentre dal 1839 la Napoli-Portici aveva preso a snodarsi in un bellissimo paesaggio in riva al mare. Le valigie sulla reticella con l’etichetta di lontani alberghi, il venditore di cestini da viaggio sul binario, il fischio del capostazione e la locomotiva che sibila: altrettante istantanee nostalgiche di un itinerario sentimentale che ha come protagonisti il treno e le stazioni. Ma l’immaginario del treno continua a vibrare; oggi con un grande sforzo tecnologico la ferrovia si prende la rivincita sull’automobile, accorciando l’Italia. Neppure noi, disincantati viaggiatori, sfuggiamo al suo fascino, quando tra Torino e Napoli, lungo la spina dorsale d’Italia, saliamo su uno dei nuovissimi treni ad alta velocità. Questo fascino ce lo racconta Enrico Menduni in “Andare per treni e stazioni” (Il Mulino). Menduni insegna Cinema, fotografia, televisione all’Università di Roma Tre ed è documentarista e autore radiotelevisivo. Fra i suoi libri per il Mulino segnaliamo “L’Autostrada del sole” (1999), “La fotografia” (2008), “Televisioni” (2009), “Il mondo della radio” (2012), “Entertainment” (2013).

 

 

L’ISLAM E’ UNA MINACCIA? FALSO SECONDO CARDINI

“‘L'Islam è una minaccia’. Falso!”: questa la risposta che dà lo storico Franco Cardini nel volume pubblicato da Laterza. C’è chi pensa che il Califfato sia alle porte e su Roma sventolerà la bandiera nera degli integralisti. Da anni la nostra paura e i nostri sensi di colpa trovano nell’Islam la loro causa prima. Ma davvero siamo condannati, Musulmani e Occidentali, tutti e senza distinzioni, a combatterci senza mai comprenderci? Il terrorismo musulmano, gli episodi di persecuzione anticristiana e i migranti in Europa sono i tre elementi che in Occidente hanno scatenato una diffusa islamofobia fomentata da politici tanto cinici quanto impreparati e da media alla ricerca di notizie forti. L’Islam è una minaccia, dicono o pensano oggi in molti. Ma è verosimile che un miliardo e mezzo di persone voglia assoggettare cinque miliardi e mezzo di altri esseri umani? E se anche ne avessero l’intenzione – finora sbandierata solo da qualche migliaio di militanti dell’Isis o dai loro leader – di quali mezzi potrebbero disporre? È vero che i migranti nel nostro continente trasformeranno in poco tempo l’Europa in Eurabia? Franco Cardini esplora il mondo musulmano con occhio sgombro da pregiudizi: una realtà complessa, polimorfa e contraddittoria che appare oggi sospesa tra jihad e Coca-Cola, tra Corano e business, tra richiami alla potenza califfale e suggestioni informatico-telematiche, tra niqab e Gucci. Dati e cifre parlano chiaro: i teenager musulmani sognano l’Occidente, i suoi beni, l’ “American way of life”, e anche molti militanti jihadisti partecipano in realtà dello stesso mondo immaginario ispirato al consumismo. Intanto, in Occidente, la paura dell’Islam si è rivelata il nuovo Oppio dei Popoli, adoperata troppo spesso per distogliere l’opinione pubblica dai problemi di un mondo nel quale è la finanza brutale del turbocapitalismo a dominare, creando ingiustizia e miseria.

 

“DI RABBIA E DI VENTO” DI ALESSANDRO ROBECCHI

Un concessionario di macchine di lusso freddato nel suo salone. Una escort “morta male”, torturata fino alla fine, nel suo studio del centro cittadino più opulento. Un “morto” che viene a riprendersi un tesoro. Una donna che sembra vissuta più volte. Un passato cattivo che ritorna e lascia misteriosi indizi sulla pista. E in esso la polizia cerca risposte a domande che appaiono impossibili. Mentre un vento insopportabile stranamente inquieta l’inverno delle strade. Stavolta Carlo Monterossi, il detective per caso della nuova Milano nera vividamente dipinta da Alessandro Robecchi, è un detective per rabbia. “Di rabbia e di vento” è infatti il titolo del suo nuovo romanzo pubblicato da Sellerio. Robecchi è stato editorialista de Il manifesto e una delle firme di Cuore. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. È stato critico musicale per L’Unità e per Il Mucchio Selvaggio. In radio è stato direttore dei programmi di Radio Popolare, firmando per cinque anni la striscia satirica Piovono pietre (Premio Viareggio per la satira politica 2001). Ha fondato e diretto il mensile gratuito Urban. Attualmente scrive su Il Fatto Quotidiano, Pagina99 e Micromega. Ha scritto due libri: Manu Chao, musica y libertad (Sperling & Kupfer, 2001) tradotto in cinque lingue, e Piovono pietre. Cronache marziane da un paese assurdo (Laterza, 2011).

 

“DISORDINI SENTIMENTALI” DI PINO CORRIAS

Nove storie d'amore più una in “Disordini sentimentali” di Pino Corrias (Mondadori), raccontate all'ora del tramonto, in un caffè armeno a Venezia, la laguna tirata a specchio e luci in lontananza come approdi da raggiungere o ricordi che non se ne vanno. Storie vere estratte dal grande romanzo della vita. Storie neoromantiche di avventure e disavventure del cuore, di abnegazione e promiscuità, piacere e dispiacere, allegria e sofferenza, che funzionano come una rivelazione, appartenendo a personaggi che sorprendentemente ci assomigliano. Come Stefano, il viaggiatore, che mette al caldo il cuore nel posto più freddo del Grande Nord, ama Kimberly, la lascia, la rivuole, ma perde la strada del ritorno. Come Mara, detta Winnie, attrice, che soffre di abbandonismo, cerca tenerezza, ma finisce per innamorarsi del dolore. E poi Matteo, il collezionista di cuori e di paesaggi; Francesca, persa nel doppio fondo degli amorevoli inganni di Diego; Giambattista, prigioniero di un amore che non passa; Giacomo, finalmente pronto all'amore che sta per arrivare; Giulia, che naviga ingenua verso la doppia vita di Corrado. E Ileana, che va a fondo di un solo amore, quello per se stessa. Tutti fili che appartengono a un'unica trama – essere amati e amare – raccontata dalla scrittura incalzante di Pino Corrias, che procede per concatenazioni e scioglimenti, incrocia avventure, svela paure, asseconda sogni di felicità, non nasconde il disincanto, qualche volta la disillusione. E annoda – in ogni amore narrato con l'esattezza di una cronaca – quegli istanti irripetibili che riempiono di senso la nostra vita, come fa la clessidra con la sabbia, per poi trasformarli nel tempo prezioso dei ricordi. I quali talvolta ci aiutano oppure ci intralciano, nel lungo viaggio che ancora ci aspetta. Tutti noi cercando un po' d'ordine nei quotidiani disordini sentimentali che ci fanno male, ci fanno bene, ci tengono vivi.

(© 9Colonne - citare la fonte)