Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Contro la corruzione
un altro ente inutile

 Contro la corruzione <BR> un altro ente inutile

di Paolo Pagliaro

(15 marzo 2016) Oggi la Lombardia ha varato l’Arac, che sarebbe il clone su scala regionale dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Cantone. E’ la risposta che la giunta Maroni ha ritenuto di dover dare all’ultimo scandalo che ha squassato il sistema sanitario lombardo, con l’arresto di 21 persone compreso il presidente della commissione sanità del consiglio regionale, il quale a casa conservava le banconote nel frigorifero, reparto surgelati.
Invano nei giorni scorsi Cantone aveva fatto presente a Maroni che la legge affida allo Stato e non alle regioni la competenza in materia di prevenzione della corruzione e che l’Anac ha il compito di vigilare su tutte le pubbliche amministrazioni, comprese quelle locali.
D’altra parte non si può dire che la Lombardia sia priva di presidi istituzionali contro il ladrocinio. Tra organi, comitati, commissioni e  perfino un sottosegretario con delega alla trasparenza sono ben 6 i soggetti incaricati di arginare i furti.
C’è il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti,  gestito da un generale della Guardia di Finanza in congedo.  C’è il Comitato dei Controlli, nato nel 2008 per  verificare la corretta gestione delle risorse e che non va confuso con l'Agenzia dei Controlli, istituita recentemente nell’ambito della riforma sanitaria regionale ideata proprio dallo statista che teneva le banconote in frigo.  C’è il sottosegretario con delega alla trasparenza, insediato anch’esso all’indomani di un arresto, quello del vice-presidente della Giunta nonché assessore regionale alla Sanità. E infine c’è stata la commissione d’inchiesta sugli appalti nei servizi sanitari, annunciata con squilli di tromba nel maggio 2014  e spentasi pochi mesi  dopo senza lasciare traccia.
A questo imponente sbarramento di enti inutili (vista la cronaca) oggi si aggiunge l’Autorità regionale anticorruzione,  varata propria il giorno in cui sul Corriere della Sera il professor Michele Ainis ci spiega che per combattere il malaffare serve una legge in meno, non una legge in più.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)