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direttore Paolo Pagliaro

Giusti torna all’Olimpico con “Cattivissimo Max”

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Giusti torna all’Olimpico con “Cattivissimo Max”

GIUSTI TORNA ALL’OLIMPICO CON “CATTIVISSIMO MAX”

Max Giusti torna al Teatro Olimpico di Roma, dal 7 al 12 marzo , con il suo spettacolo,  scritto con Marco Terenzi e Giuliano Rinaldi più comico e irriverente di sempre: “Cattivissimo Max”. Essere “Cattivissimi” secondo Max Giusti è l’unico modo per riuscire ad esorcizzare questa attualità che si presenta sempre più inestricabile e bislacca. Uno spettacolo pieno di personaggi che Max interpreta per prendere in giro l’assurda realtà che ci circonda: da Maria De Filippi e i suoi successi televisivi, a Maradona tornato in Italia per festeggiare i successi del Napoli, allo chef Antonino Cannavacciuolo e al grande mito della musica pop Elton John. Ma saranno moltissimi i personaggi che si alterneranno sia in video che live. Max sarà “Cattivissimo” in primo luogo con la sua città: Roma. Una città in completa involuzione che Max, sempre con il sorriso sulle labbra, prende bonariamente in giro e alla quale offre una soluzione definitiva: Lotito sindaco di Roma. Parallelamente alla tournée taetrale, che concluderà questa prima fase il 22 aprile a Bari,  continua la sua fortunatissima esperienza su Canale 9 con altre puntate del game show Boom ( fino a maggio) che registra ogni giorno un incremento di ascolti da record per il canale del gruppo Discovery. (red)

ESTER VINCI NEW-ENTRY IN "4 DONNE E UNA CANAGLIA"

L'attrice Ester Vinci, che abbiamo apprezzato al fianco di Giulio Berruti nell'ultima stagione della fiction di Canale5 "Squadra Antimafia", è la new-entry della commedia teatrale "4 donne e una canaglia", diretta da Nicasio Anzelmo e prodotta da “Spettacoli Teatrali Produzioni”. Nel cast, accanto alla Vinci, Gianfranco D'Angelo, Marisa Laurito, Corinne Clery, Barbara Bouchet e Nicola Paduano. "Mi sono ritrovata a sostituire, al volo, la collega Paola Caruso e devo ammettere che sin da subito sono stata accolta da tutti i miei straordinari colleghi con grande armonia e disponibilità. Dopo l'appagante avventura televisiva con 'Squadra Antimafia', sentivo l'esigenza di tornare a calcare il palcoscenico con una commedia brillante" racconta entusiasta Ester Vinci, che aggiunge:"Attualmente siamo in tournée, nei principali teatri d'Italia, e sono orgogliosa del successo che stiamo raccogliendo ovunque. Un positivo riscontro che mi sta regalando nuova energia e consapevolezza, in vista delle mie prossime sfide professionali"."4 donne e una canaglia", divertentissimo testo di Pierre Chesnot, sapientemente adattato da Mario Scaletta per il pubblico italiano, ripercorre il mai risolto rapporto uomo/donna. La povera canaglia Walter (Gianfranco D’Angelo) riesce con grande maestria a gestire una moglie, un’ex moglie, una giovane amante e una (ormai) ex amante, in una divertentissima quanto surreale commedia, in cui l’amante abbandonata Kathrine (Corinne Clery) cerca conforto nella moglie Brigida (Marisa Laurito), provocando l’indignazione della prima moglie Barbara (Barbara Bouchet) e tutto questo mentre “la canaglia” è pronto a rifarsi una nuova vita con la giovanissima Roberta (Ester Vinci). Una sorta di harem che Walter ha saputo gestire fino ad ora, tramite una montagna di bugie e di equivoci, che si sveleranno la sera del suo compleanno, in cui tutte le sue donne si troveranno per la prima volta insieme. Ma una simpatica canaglia come Walter, cosa potrà inventarsi questa volta per uscire dai guai? E poi: quattro donne saranno sufficienti per lui? Unica spalla amica per Walter è Nicola Paduano (che interpreta Paolo), scrittore di libri horror, in grave crisi per il suo difficile rapporto con la parola “sangue”.

“LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO”  CON ANNA FOGLIETTA

Venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 marzo al Teatro Curci di Barletta  va in scena “La pazza della porta accanto”: uno spettacolo di Alessandro Gassmann e Claudio Fava, con Anna Foglietta. Sul palco anche Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Caterina Fiocchetti, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio. “Un testo che si sviluppa all'interno di un ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza di Alda Merini. Erano gli anni in cui la parola ‘depressione’ non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo – spiega Alessandro Gassmann - erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l'elettroshock e i bagni nell'acqua gelata. E' in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un'appassionante storia d'amore fra lei e un giovane paziente. In questo lavoro sono convinto saprà emozionare il pubblico, certamente composto per la gran parte da giovani che oggi più che mai hanno un forte desiderio di poesia. Per questa mia decima regia – aggiunge Gassmann - ho immaginato un impianto scenico che riproponesse la claustrofobia di un reparto psichiatrico e mi permettesse di interagire con la visionaria immaginazione della nostra protagonista, che in scena è affiancata da nove tra attrici e attori”. (red)

 “IL CASELLANTE”, L'ARTE DI CAMILLERI NELLA REGIA DI DIPASQUALE

Un tradimento che giura amore eterno. Perché il transfer che avviene dal racconto alla sceneggiatura teatrale, dalle pagine di un libro al palcoscenico, mutua l’opera ma non la snatura; altera le forme ma senza annacquare i contenuti. Si colora con la voce e i volti degli attori, ma preservando rigorosamente la narrazione e custodendone i sospiri poetici. È questo il dinamismo professionale che contraddistingue il regista Giuseppe Dipasquale, allievo di quel Camilleri che racconta l’altra Sicilia, «quella lunga quasi un secolo, che ha finalmente elaborato il lutto e ha finito di fare geremiadi pur senza sottacerne le incognite», come sottolinea lo stesso regista. Un incessante esercizio di stile per far schizzare l’inchiostro nella partitura scenica e disegnare l’espressione corporea dei personaggi che nascono dal genio creativo del Maestro. Un rapporto simbiotico, quello tra i due, che vive di ricordi avvolti da quella dolce vita d’Accademia che trascinava i cantastorie della contemporaneità verso la rivoluzione delle visioni. Tutto questo (e molto altro) è l’anima de “Il Casellante”, che dal 7 al 12 marzo andrà in scena al Biondo di Palermo. Dopo un tour che ha toccato diverse città italiane, lo spettacolo approda finalmente in Sicilia, terra di contraddizioni che passa dal tubo catodico attraverso Montalbano e si riversa nel presente vivendo le passioni dei teatranti e del Teatro. Quello con la maiuscola, quello vivo, fatto per le persone e con le persone. «Portare Camilleri a teatro è come traghettare un’emozione tra prosa e poesia – spiega il regista siciliano Dipasquale – e questo è stato possibile anche grazie alla musica, che accompagna un linguaggio personale, originale com’è quello di Camilleri; e che ritma una divertita sinfonia di parlate fatta di neologismi, di sintassi travestita. Il Casellante è rimasto integro, ha una stabilità narrativa che è stata calata di peso nella solidità drammaturgica, questo anche perché ha la forza mitologica che l’autore ha voluto dare alla storia». Un amore artistico, quello tra Camilleri e Dipasquale, che ha segnato un passaggio di consegne: l’arte di Camilleri a teatro, con quella forza che dalle parole arriva all’azione, coinvolgendo il pubblico attraverso il sentimento.  «Mentre scrivevo Il Casellante – spiega Andrea Camilleri - mi sono abbandonato a una sorta di tentativo di poesia in prosa: anche la scrittura è diversa, pur mantenendo il suo rigoroso vigatese. È più fantasiosa, più libera, più ariosa, vira e volteggia intorno alla fabula. Se il regista avesse ipotizzato una scenografica chiusa, blindando lo spazio scenico, avrebbe commesso un errore. Invece ha usato il palcoscenico come spazio aperto, come spazio della fantasia assoluta, dove il racconto ha trovato con semplicità la sua sede naturale, utilizzando pochissimi mezzi scenici e affidando tutto il resto al canto e parola. Giuseppe ha fatto quello a cui narrativamente tendevo: una melopea teatrale, o meglio, un cunto siciliano, in cui la musica ha una valenza drammaturgica preminente che centra lo spirito motore col quale ho scritto questo lavoro. Ma questo per me è il teatro – continua lo scrittore, maestro del corso di Regia all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” nel 1985, quando avvenne il primo incontro tra i due - la libertà di distaccarsi dal testo pur fornendo la stessa chiave di lettura e rimanendo a fuoco sul tema, con l’obiettivo di lasciare immaginare il pubblico, trascinarlo verso la scoperta di se stesso ma attraverso un’altra dimensione». Quella profonda del teatro, dove l’azione è affidata alla parola. E viceversa. (red)

ALL’ ELISEO “L'ORA DI RICEVIMENTO” CON BENTIVOGLIO

Il teatro Eliseo di Roma ospita da martedì 7 a domenica 26 marzo L'ora di ricevimento- Banlieue di Stefano Massini con Fabrizio Bentivoglio. Diretto da Michele Placido,  Bentivoglio è il professore disilluso e cinico di una scuola di una banlieue francese, luogo di trincea contro ogni forma di degrado razziale. La scolaresca che gli è stata affidata quest'anno è ancora una volta un crogiuolo di culture e razze, con l’incognita sempre in agguato di improvvisi crolli: nella convinzione che il vero trionfo sarebbe portare fino in fondo i suoi allievi senza perderne nessuno per strada, il professor Ardeche riceve le famiglie degli scolari ogni settimana per un'ora, dalle 11 alle 12 del giovedì. Una produzione Teatro Stabile dell’Umbria. (3 mar- red)

 

 

 

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