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direttore Paolo Pagliaro

All’ombra del Colosseo Rosalia Porcaro e le sue 'Donne'

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

All’ombra del Colosseo Rosalia Porcaro e le sue 'Donne'

ALL’OMBRA DEL COLOSSEO: ROSALIA PORCARO E LE SUE “DONNE”

Ultimi appuntamenti della rassegna romana dedicata alla comicità, in scena nella location del Parco del Colle Oppio: “All’ombra del Colosseo”. Sabato 2 settembre, alle ore 21.45, Rosalia Porcaro sarà in scena con il suo spettacolo “Donne”. Vestendo i panni delle figure delle donne che, negli anni, l’hanno fatta emergere in tv fino a raggiungere il grande pubblico, Rosalia Porcaro presenta se stessa e le sue protagoniste: Veronica, Natasha, Assundham e Carmela. Con “Donne” Porcaro propone una carrellata di figure esemplari che, nonostante la precarietà della loro vita, riescono a vivere ancora con assoluto ottimismo, trasformando la tragicità del loro mondo in un divertente paradosso. Attraverso di loro entriamo, infatti, in contatto con i volti di donne dalle mille speranze e sogni infranti, rappresentative di una Napoli pronta a trovare nella disperazione la forza di reagire e d’inventarsi la vita. Domenica 3 settembre chiude la settimana Antonio Giuliani che replica per All’Ombra del Colosseo con il suo spettacolo “Recital”. In una versione modificata proprio per All’Ombra del Colosseo, rispetto al precedente tour di luglio, “Recital” racconta dell’estate, dei viaggi degli italiani, delle assurdità cittadine di una Roma divisa tra Nord e Sud. Non mancano, poi, i riferimenti al rapporto tra donna e uomo, che l’artista racconta con estrema comicità e senza mai cadere nella volgarità, senza tralasciare, infine, l’essenziale e, oggi più che mai importante, necessità del sorriso, ricordando la famosa affermazione di Charlie Chaplin che recita “un giorno senza un sorriso è un giorno perso”. La nevrosi, la capacità straordinaria di modificare gli atteggiamenti a seconda degli eventi, l’irriverenza giustificata nelle regole imposte, un occhio attento alla quotidianità, mettono in risalto la crescita di un artista. Inoltre, la recitazione incalzante e frenetica, collocano senza dubbio Antonio Giuliani nei gradini più alti dell’originalità e del panorama comico italiano. Antonio Giuliani tornerà in scena, per All’Ombra del Colosseo, venerdì 8 settembre.(PO / red)

ROMA, RITRATTO DI UNA NAZIONE – L’ITALIA AL LAVORO

Dopo il grande successo di Ritratto di una Capitale – Ventiquattro scene di una giornata a Roma, nel novembre 2014 e nel dicembre 2015, pochi giorni prima che Mafia Capitale scoppiasse come una eruzione che ancora oggi scotta, ecco Ritratto di una Nazione – L’Italia al lavoro. Venti quadri teatrali dalle regioni del Paese. Nuovo “paesaggio teatrale” del Teatro di Roma in arrivo dalle 20 regioni della Nazione, con il sapore delle sue varietà geografiche, naturali, sociali, antropologiche, linguistiche, ad aprire la stagione del Teatro Argentina dall’11 al 16 settembre.  Sono quattro i “ritratti teatrali” che la direzione di Antonio Calbi ha messo in cantiere al suo arrivo nel maggio 2014, quasi dei “manifesti programmatici”: restituire al teatro la sua funzione sociale, il suo essere strumento di indagine del presente, attraverso creazioni collettive, veri e proprio “polittici” a più mani e di durate extra-ordinarie (12 ore durata Ritratto di una Capitale). I temi sono quelli che di volta in volta sono sentiti urgenti e che indagano le geografie a diversa scala: la Capitale ieri, la Nazione oggi, l’Europa e il mondo nei prossimi anni. Questa volta il progetto di Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri è dedicato al nostro Paese: Ritratto di una Nazione si compone di 20 pièce teatrali, commissionate ad altrettanti autori, uno per ciascuna regione, che affrontano e indagano la tematica del lavoro nelle sue diverse criticità, secondo il punto di vista di chi ce l’ha e di chi l’ha perduto o mai trovato. Un polittico etico, estetico, poetico che, per questa prima parte, presenta 11 “scene” dall’Italia di oggi: 11 tasselli – le prime 9 regioni, più un prologo scritto dal premio Nobel Elfriede Jelinek e un pezzo sulle lotte sindacali in Italia – per un’opera polifonica in forma di puzzle e montata in un unicum, grazie al lavoro del dramaturg Roberto Scarpetti, del regista Fabrizio Arcuri, alla colonna sonora live dei Mokadelic, al set virtuale di Luca Brinchi e Daniele Spanò.  A dar voce e visione alle rispettive regioni, con la varietà di lingue e poetiche mescolate in un’unica composizione collettiva, sono le creazioni di autori e drammaturghi diversi per generazione, indole e scrittura: Marta Cuscunà con Etnorama 34074 (Friuli Venezia Giulia), Davide Enia con Scene dalla frontiera (Sicilia), Renato Gabrielli con Redenzione (Lombardia), Saverio La Ruina con 30 minuti (Calabria), Alessandro Leogrande con Pane all’acquasale (Puglia), Marco Martinelli con Saluti da Brescello (Emilia Romagna), Michela Murgia con Festa nazionale (Sardegna), Ulderico Pesce con Petrolio (Basilicata), il dittico di Vitaliano Trevisan con North by North-East. Coffee shop e Start-up (Veneto), il pezzo sulle lotte sindacali di Wu Ming 2 e Ivan Brentari con Meccanicosmo. A fare da prologo, Risultato da lavoro, testo d’eccezione commissionato per l’occasione alla scrittrice austriaca Elfriede Jelinek, premio Nobel per la letteratura 2004.  L’interpretazione è affidata a un “quarto stato” di interpreti-lavoratori, impegnati a restituire in scena l’Italia che lavora, tra gli altri: Giuseppe Battiston, Francesca Ciocchetti, Roberto Citran, Maddalena Crippa, Gigi Dall’Aglio, Michele Di Mauro, Davide Enia, Saverio La Ruina, Paolo Mazzarelli, Lino Musella, Filippo Nigro, Gianni Parmiani, Ulderico Pesce, Michele Placido, Arianna Scommegna, Vitaliano Trevisan.(red)

POTENZA, REPLICHE PER IL FANTASY MUSICALE "LA SIGNORA DEL LAGO"

Teatro, musica e danza. L'1, 2 e 3 settembre ancora tre repliche a Nemoli (Potenza) per lo spettacolo "La Signora del Lago". La seconda stagione del fantasy in chiave musicale che ha animato le sere d’estate nel suggestivo scenario del lago Sirino a Nemoli si avvia alla conclusione facendo registrare un notevole successo di pubblico. Scritto dal regista Gianpiero Francese, si presenta come un racconto fantastico, i cui personaggi sono i protagonisti degli eventi importanti che hanno segnato la storia di questo lembo di terra ai piedi del monte Sirino. "Lo spettacolo dicono gli organizzatori - è un’esperienza emozionante, dove si assiste a musica, teatro, danza e giochi d’acqua, completamente immersi nella natura”. Le scene si svolgono su un’area di 5000 metri quadrati, su un palco galleggiante, sulle sponde e sulle acque del lago. In scena ogni sera si esibiscono 50 tra attori, ballerini, figuranti e un performer volante. "La Signora del lago è un esperimento di narrazione territoriale in cui varie modalità di intervento si incontrano - ha evidenziato il regista Francese - come la danza aerea, i giochi d’acqua, le proiezioni sull’acqua, il teatro, con la forma scritta della sceneggiatura dove i protagonisti sono i personaggi storici di questo bellissimo lembo di terra che abbiamo provato a raccontare”. Il protagonista del fantasy, è un giovane orfano che vive della pesca del lago. Una notte magica dal fondo del lago emerge un libro che lo porterà in un cammino di conoscenza del proprio territorio e di crescita personale. Con la guida spirituale del Beato Domenico Lentini di Lauria, il giovane rivive pagine importanti e dolorose della storia del Lagonegrese, incontra la propria gente e combatte contro le energie negative per riportare l’armonia sulla sua terra. La colonna sonora è del tastierista Rocco Petruzzi, collaboratore storico di Pino Mango. L’attrice Monica Palese è la Signora del Lago, mentre la giovanissima Monica Alaggia di Nemoli è Ranonia. Erminio Truncellito dei Renanera, dà la voce al capocorvo e canta un simpatico rap insieme alle voci di Tonino e Peppe Centola, e Mario Ierace del trio La Ricotta. La voce è le canzoni del protagonista sono dell’attore e cantante Daniele Vita. Le canzoni di Ranonia, sono affidate alla splendida voce di Iole Cerminara e al suono dolcissimo dell’arpa di Daniela Ippolito.  La regia è di Gianpiero Francese, i testi di Francese e Nino D’Agata. Le scenografie sono di Vincenzo Castaldi, la direzione tecnica è di Gennaro Tritto, quella organizzativa di Dario Marzullo, le decorazioni di scena sono state realizzate da Nunzia De Collanz, mentre le installazioni tecnologiche sono a cura di Bitmovie di Potenza. (PO / red)


ANCONA, A GIUSEPPE DIPASQUALE IL PREMIO NAZIONALE FRANCO ENRIQUEZ

 “Per aver regalato una regia nel segno dell’eleganza e della sobrietà, una costruzione di grande equilibrio, un cast di attori eccezionale, condotti alla ricerca di una grande naturalezza da cui emerge il messaggio di Arthur Miller all’uomo contemporaneo: un invito ad essere persone migliori, con una particolare attenzione e rispetto nei confronti dell’altro e della società civile”. È stata questa la motivazione che il 30 agosto nel Teatro Comunale Cortesi di Sirolo (Ancona) – ha condotto la giuria del Premio Nazionale Franco Enriquez 2017 a designare il catanese Giuseppe Dipasquale, regista e autore teatrale, vincitore per la categoria “Teatro Contemporaneo Americano – Sez. Regia”. Un riconoscimento voluto all’unanimità dal Centro Studi Drammaturgici Internazionali presieduto da Paolo Larici, che da anni dedica la sua attenzione ai personaggi e agli avvenimenti che riescono a unire le qualità artistiche all’impegno civile. Numerosi sono stati gli illustri nomi del panorama teatrale italiano premiati durante la cerimonia: da Edorardo Siravo (Miglior attore stag. 2016/17 per lo spettacolo “Aspettando Godot” di S. Beckett) a Enrico Lo Verso (Miglior attore stag. 2016/17 per il monologo “Uno, nessuno, centomila” di L. Pirandello), da Massimo Ghini (Miglior attore stag. 2016/17 per lo spettacolo “Ciao” di W. Veltroni) fino a Francesca Benedetti (Miglior attrice stag. 2016/17 per lo spettacolo “L’indecenza e la forma” di G. Manfridi). Con lo spettacolo teatrale “Erano tutti miei figli” – opera pubblicata nel 1947 dal drammaturgico americano Arthur Miller - il regista Giuseppe Dipasquale ha portato in scena, in oltre due anni di tournée nei più importati teatri italiani, un vero e proprio capolavoro di rara intensità, un dramma inusuale dell’ingordigia umana che conserva un’attualità costante, mostrandone i traumi e difficoltà che travagliano ancora oggi la società. Il cast d’eccezione composto da Mariano Rigillo nel ruolo di Joe Keller, Anna Teresa Rosolini nella Signora Keller – designata miglior attrice della stagione del Premio Nazionale Franco Enriquez 2017 - e Ruben Rigillo e Silvia Siravo rispettivamente nei panni di Chris Keller e Ann Deever, è riuscito con la sola forza espressiva, a rendere chiaro e semplice al pubblico il messaggio della pièce: avere fiducia dell’uomo come lo stesso personaggio di Chris Keller sottolinea alla madre.(red)

 

A ROMA “CAGELESS” CON ORNELLA AMODIO

Si terrà domenica 10 settembre alle 18, presso il Teatro Arcobaleno di Roma (Via Francesco Redi 1/a – Roma), “Cageless”, progetto teatrale multimediale, scritto e diretto da Ornella Amodio e Susanna Rienzi. Nello spettacolo, i brani musicali contenuti nel disco omonimo e i video si alternano ai monologhi recitati da Ornella Amodio, attrice, cantante e speaker, capace di passare con disinvoltura dai ruoli televisivi e teatrali ad un percorso più sperimentale votato alla crescita personale. “Cageless” è un disco e un progetto teatrale multimediale, scritto e diretto da Ornella Amodio e Susanna Rienzi. Lo spettacolo si compone di brani musicali, eseguiti dal vivo, e video multimediali interattivi ai quali si alternano i monologhi recitati da Ornella Amodio. “Cageless” racconta la storia di una donna che si rende conto di essere in gabbia da sempre: rinchiusa da bambina da una famiglia di fatto assente, da una scuola che non insegna, da una religione che incatena e discrimina, dall’esaltazione del successo personale - ma non della crescita - e, nel tempo, dalla sua stessa paura, originata dal non essersi sentita né accolta né compresa. “Cageless” è la storia del suo percorso: dalla rabbia al coraggio di interrogarsi fino in fondo e smettere di seguire sentieri tracciati da altri fino all’uscita da una “gabbia” che imprigiona molti di noi. Sul palco, accanto ad Ornella Amodio: Knup Trio (Emanuele Tomasi alla batteria, Francesco De Palma al basso, Fabrizio Boffi al pianoforte); Andrea Filippucci alla chitarra. Cori: Giulia Antonelli e Selene Di Domenicantonio (regista e montatrice dei video). I Soundpost sono Ornella Amodio (protagonista nello spettacolo e cantante nel disco), Susanna Rienzi (autrice delle musiche e dei testi), Enrico Masci (coautore in Resistance e in B.O.B.), Paola Ceoloni (coautrice in Colors) ed Elena Foschi (collaboratrice preziosa per la nascita del gruppo). “Cageless” è prodotto dalla EvArt, associazione culturale che si avvale di una ventennale esperienza nel campo dell'organizzazione di eventi, dell'editoria e della musica e si propone di realizzare progetti rivolti sia ai singoli sia a centri, associazioni e istituzioni. L’appuntamento è al Teatro Arcobaleno (via Francesco Redi 1/a). Ornella Amodio è attrice, cantante e speaker. Nel suo curriculum professionale alterna esperienze televisive (le fiction Rai “Che Dio ci aiuti” e “Tutto può succedere”) e cinematografiche (“Confusi e felici” di Massimiliano Bruno) a tante esperienze teatrali che le permettono di mettere in mostra la sua poliedricità alternando, senza soluzione di continuità, le doti attoriali e recitative a quelle canore. Ad un percorso più classico, che la vede protagonista di serie tv e ruoli teatrali, Ornella Amodio affianca un percorso più sperimentale, inseguendo una crescita personale grazie anche al potere catartico delle forme artistiche espressive da lei scelte. Nel 2013 partecipa al Troisi Festival, accedendo alla fase finale nella categoria “Cantante” e nella Categoria “Attrice”. Nel 2014 vince il Premio della Critica all’interno della “Rassegna al femminile” al Teatro Skenè di Roma con lo spettacolo “Epistolario Unilaterale”, scritto da Mirna Rivalta e diretto da Alberto Menenti. Nel 2015 è nel cast del celebre “Dignità Autonome di Prostituzione”, uno spettacolo di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e Melchionna stesso. Nel 2017 è la voce del disco “Cageless”, un progetto Soundpost dal quale è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale di cui è protagonista. (PO / red)

PER “PRIMAVALLE...MICA L’ULTIMA": IN SCENA "COSE POPOLARI"

Primavalle...mica l’ultima!  è la festa D.O.C. del quartiere, promossa dall’associazione “Vengo da Primavalle”, associazione nata da un gruppo di cittadini uniti dalla voglia di mostrare il volto migliore di Primavalle. Dal 4 al 10 settembre, a Roma, presso il Parco Anna Bracci, 7 giorni di programmazione live tra spettacoli, concerti, danza e tanto altro, per rendere questa sesta edizione indimenticabile. "Cose Popolari" di Nicola Pistoia - Francesco Stella e Ariele Vincenti, Emilio Stella Band, Alberto Farina, Brusco con i Roots in the Sky, Orchestraccia, Radici nel cemento, Dado, Inna Cantina Sound e tanti altri saranno i protagonisti. L'iniziativa è parte del programma dell'Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE. Organizzata con il patrocinio gratuito dell'ATER di Roma e ASL ROMA 1, vede il coinvolgimento di diverse realtà sociali, culturali ed associative del territorio, ha avuto nelle precedenti edizioni un successo strepitoso con la presenza giornaliera di circa 2500 persone, diventando un evento riconosciuto e atteso dall’intero quadrante nord ovest della Capitale. Ogni giorno tantissimi appuntamenti a partire dalle ore 18,00: mercatino e stand, animazione e laboratorio creativo scientifico (Cre.Sci-Lab) a cura dell'Associazione Mirimimmi, appuntamenti di prevenzione curati dalla ASL Roma 1 e dalla ASL Veterinaria, attività sportive, aneddoti e racconti su Primavalle, gli artisti di strada del Petit Cabaret 1924 con  spettacoli di circo contemporaneo, esibizioni di danze orientali, concerti di gruppi emergenti e tanto altro. Chiuderà tutte le serate il dj set a cura Emanuele Bertulli. Alle ore 21,00 il clou della serata, ogni giorno con grandi ospiti: lunedì 4 spettacolo teatrale "Cose Popolari" di Nicola Pistoia, Francesco Stella, Ariele Vincenti, con protagonisti Francesco Stella, Ariele Vincenti, Giordana Morandini. (1 set - red)

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