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I SICILIANI ALL’ESTERO
BOCCIANO CROCETTA

I SICILIANI ALL’ESTERO <BR> BOCCIANO CROCETTA

A un mese esatto dalle elezioni in Sicilia, il governatore uscente Rosario Crocetta è alle prese con la definizione delle candidature (potrebbe rinunciare a presentare una lista con il simbolo Megafono e far confluire i suoi candidati nella lista Micari) ma nel frattempo incassa attacchi da tutti i fronti, anche dai siciliani all’estero. L’accusa – lanciata dal coordinatore del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo in Nord America e consigliere del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) - è di essersi disinteressato della comunità siciliana che vive fuori i confini nazionali: “Sono molto dispiaciuto doverle scrivere con un senso di amarezza ma sempre franco e senza giri di parole, per farla riflettere delle sue scelte pessime da Governatore in merito ai rapporti con le comunità dei siciliani all'estero e con le varie Associazioni”, ha scritto Arcobelli in una lettera indirizzata a Crocetta.

“DISINTERESSE TOTALE” Secondo il coordinatore del Ctim il governo regionale “ha quasi distrutto del tutto quel che rimane della Diaspora e della sua Rappresentanza e di quel ponte che si cercava di costruire e rafforzare, con passione, con amore e spirito di servizio”. I siciliani all’estero bocciano il governo Crocetta perché “non ha mai avuto intenzione di avere alcun rapporto con le comunità dei siciliani oltre confine e con le Associazioni che risiedono ed operano soprattutto all’estero”. “Perché questo vostro disinteresse totale nei confronti dei siciliani all'estero?”, si domanda Arcobelli auspicando che Crocetta, “un giorno non molto lontano, quando uscirà definitivamente da Palazzo d' Orleans, avrà più tempo libero e sarà forse disponibile” per spiegare il perché “di questo comportamento politico nei nostri riguardi”. Lo sguardo ora è puntato sul governatore che si insedierà a breve: “Seguiremo con molto interesse la prossima tornata elettorale con la forte speranza di vedere la nostra Terra rilanciata verso nuove sfide e con un rinnovamento che dovrebbe portarla a visioni molto più ampie, e con l'interesse di rafforzare ed avvicinare nuovamente i siciliani residenti all'estero”, conclude Arcobelli. (Sip – 5 ott)

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