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direttore Paolo Pagliaro

NAZISKIN, MOBILITAZIONE ANTIFASCISTA IN RETE

A pochi giorni dall’atto intimidatorio dei neofascisti di Forza Nuova sotto il palazzo dell'Espresso è andata in scena a Como una grande marcia antifascista. La manifestazione lanciata dal Pd e sostenuta da più di diecimila persone ha visto l'adesione di Mdp, Campo progressista, Liberi e uguali, ma anche delle associazioni antifasciste e dei sindacati. Più di diecimila persone, riunite sotto il nome "È questo è il fiore", hanno fatto sentire la propria voce contro ogni forma di fascismo. Le richieste dei cittadini, sempre più spaventati dal clima di intolleranza - secondo un sondaggio di Repubblica un italiano su due ha paura dei rigurgiti fascisti - non si sono fermate alle piazza ma sono sfociate in un lunga maratona di messaggi sulla rete. Come rileva IlSocialPolitico.it sabato scorso su Twitter si è imposto in maniera virale l'hashtag #equestoèilfiore, che ha generato più di 500 messaggi all'ora contro le nuove forme di squadrismo fascista. La sentiment analysis di #equestoèilfiore ci rivela come la rete si sia compattata in maniera uniforme per condannare i gesti di intolleranza fascista. Le parole più associate ai messaggi su #equestpèilfiore sono state infatti "io sono antifascista". La manifestazione di Como per circa 10 ore è risultato l'argomento più discusso nella twitter-sfera italiana, raggiungendo 5 mln di visualizzazioni. L'elevato livello di coinvolgimento e di viralità della marcia antifascista in rete è stato possibile anche grazie al contributo di numerosi influencer che hanno voluto testimoniare la loro adesione ai valori della democrazia e della libertà. Tra questi i più attivi e popolari sono risultati Pietro Grasso, Laura Boldrini e Maurizio Martina. Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La posizione ambigua dei due leader nei confronti degli ultimi blitz nazi-fascisti diventa ancor più grave nel momento in cui la propaganda fascista sta diventando ogni giorno più forte sul web e sui social network.

Basti dire che le pagine facebook di movimenti politici che si avvicinano a un'ideologia fascista come Forza Nuova e Casa Pound hanno un seguito di utenti digitali più ampio di quelli dei principali partiti italiani. Forza Nuova è seguita da 241mila persone mentre Casa Pound da 226mila, una schiera di follower più ampia di quella del Partito democratico (214mila) e di Forza Italia (164mila). Ma non è solo questione di popolarità, questi gruppi facebook riescono anche a ottenere un livello di coinvolgimento con gli utenti digitali maggiore rispetto a quello dei primi partiti italiani. Forza Nuova e Casa Pound sono solo la punta di un iceberg costituito da una moltitudine di pagine e gruppi facebook che si rifanno totalmente all'ideologia fascista. Gruppi come "Fascisti Uniti per l'Italia", "Fascisti Italiani", "Essere fascista non è reato" e "Benito Mussolini Duce d'Italia" già dal nome rendono bene l'idea della loro ispirazione politica. I messaggi proposti da queste fanpage non riguardano solo una propaganda nostalgica costruita sui discorsi di Benito Mussolini, ma si aprono anche al commento dei principali fatti di cronaca e al merchandising riguardo i cimeli fascisti. Uno degli argomenti più trattati da questi gruppi riguarda la questione dei migranti, quasi sempre affrontata con sentimento di intolleranza. Monitorando soltanto 10 tra i gruppi più popolari che si rifanno all'ideologia fascista abbiamo rilevato una community di oltre 500mila fan digitali, una rete paradossalmente più estesa di quella dell'agenzia di stampa Ansa e di cui è difficile capire la reale dimensione. Una singola fanpage, "Fascisti Uniti per l'Italia", ha addirittura un livello medio di engagement (1.417 tra commenti, like e condivisioni) due volte superiore a quello del Corriere della sera (447). Anche quest'ultimo dato ci fa capire quanto sia grande la capacità di persuasione della propaganda nera che monta sul web. (12 dic - red)

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