“Oggi la forza crescente di Silvio Berlusconi, quella consolidata e mi auguro destinata ad aumentare, di Salvini e Meloni e le altre formazioni minori possono non essere sufficienti a raggiungere il 50% più uno dei seggi. C’è la necessità di intercettare l’ampia fetta del non voto e quei consensi delusi da Renzi che sono in libera uscita dal Pd. Energie per l’Italia è la forza in grado di rendere possibile il governo del centrodestra”. Lo dice con una intervista a Il Tempo Stefano Parisi, leader di Energie PER l’Italia, che avverte del rischio di un accordo tra Movimento cinque stelle e LeU se non dovesse vincere il centrodestra. “Un governo degli antagonisti. Cioè il giustizialismo dei magistrati in politica come Grasso, Di Matteo, Davigo e l’ideologia di Laura Boldrini con Grillo e Di Maio. Tasse immigrazione, delazione e invidia”. Parisi spiega dunque le ragioni per le quali non ha aderito al progetto della quarta gamba: “Non si costruisce un nuovo partito a due mesi dalle elezioni. Ai fondatori di ‘Noi con l’Italia’ auguro un successo elettorale, ma per portare al voto gli Italiani servono chiarezza e coerenza, energie nuove, programmi di governo e proposte concrete. Noi costruiamo un progetto nuovo e inclusivo. Lavoriamo insieme a ‘La Marianna’ del generale Mario Mori e di Giovanni Negri. Sono con noi ‘I Liberali’ di Carlo Scognamiglio e Edoardo Croci, tantissime liste civiche e movimenti territoriali. Abbiamo creato sinergie con ‘Costruire insieme’ guidata da Ivo Tarolli, un network di più di cento associazioni cattoliche. Vogliamo essere interpreti di una politica che apra le porte alle migliori forze della società”. (27 dic - red)