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LOMBARDIA, GORI: PER ME ORA PARTITA PIU' APERTA

LOMBARDIA, GORI: PER ME ORA PARTITA PIU' APERTA

“Il mio dato di riconoscibilità è in forte crescita rispetto ai mesi precedenti. La partita era aperta anche contro Maroni e con questo pasticcio tutto si mette ancora di più in moto. Io e Fontana siamo due figure nuove: il confronto sarà sul piano della proposta politica”. Così Giorgio Gori, candidato del centrosinistra per la guida della Lombardia, in una intervista al Corriere della Sera. E della scelta di Maroni di non ricandidarsi dice: “Domenica sera ci siamo sentiti e mi ha parlato di motivazioni di carattere personale che ovviamente non divulgo per rispetto. Leggo però che ha dato la propria disponibilità politica a Berlusconi e mi viene da pensare allora che possa esserci dell'altro. Le contraddizioni interne alla Lega forse hanno determinato la sua scelta e potrebbero condizionare anche le mosse del suo successore. Il dubbio è in ogni caso legittimo: c'era un malumore palpabile nel Carroccio e non è da escludere che il passo indietro si debba anche a questo”. E ritiene “molto utile” convincere Liberi e uguali a rientrare in coalizione: “Noi abbiamo dato tutti i segnali di disponibilità, di attenzione, di precisa volontà di lavorare insieme. A maggior ragione oggi, col traguardo alla nostra portata, una corsa separata sarebbe inspiegabile anche per i loro elettori. Mi dicono che ci sarebbe il problema dell'election day e di una diversa collocazione rispetto al quadro nazionale. Ma allora perché nel Lazio vogliono fare l'accordo e in Lombardia no?”. Come si batte il centrodestra in Lombardia? “Con la serietà, con la competenza e con l'ascolto dei territori. Bisogna far cambiare idea a una parte degli elettori che votarono Maroni e riportare a votare una quota dei delusi del centrosinistra”, Maroni “sostiene di aver realizzato i suoi impegni: è vero il contrario. L'elenco delle promesse non mantenute è lunghissimo, dal 75 per cento di tasse da trattenere in Lombardia alla riduzione delle liste d'attesa, dalla cancellazione del bollo auto ai ticket sanitari. Era doveroso fare meglio”. (9 gen - red)

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