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direttore Paolo Pagliaro

INVESTIMENTI, DA BEI
100 MILIARDI IN 10 ANNI

INVESTIMENTI, DA BEI <BR> 100 MILIARDI IN 10 ANNI

“Io sono convinto, ma non vi dico il numero che ho in mente, che se la leva degli investimenti fosse pienamente utilizzata la nostra crescita, sia congiunturale sia strutturale, sarebbe molto più elevata”. Lo afferma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, presentando a Roma insieme al vicepresidente della Banca europea degli investimenti Dario Scannapieco l’attività della Bei in Italia nel 2017. Un anno che ha segnato il record di finanziamenti, con l’Italia primo Paese beneficiario in Europa della finanza del Gruppo Bei. Questi i numeri principali: 119 operazioni per 12,3 miliardi di nuova finanza (+10% rispetto al 2016), pari allo 0,7% del Pil; 10,8 miliardi di prestiti Bei e 1,5 miliardi di garanzie ed equity Fei; valore complessivo degli investimenti sostenuti 41,9 miliardi (26,2 Bei e 15,7 Fei), pari al 2,4% del Pil; totale impieghi Bei in Italia a fine 2017 67,22 miliardi; nell’ambito del Piano Juncker, da aprile 2015 6,6 miliardi di prestiti e garanzie per 37,2 miliardi di investimenti attivati in Italia. Nel 2017 l’attività della Bei ha riguardato 39.700 Pmi con 542.500 relativi posti di lavoro sostenuti dal Gruppo. Negli ultimi 10 anni, dal 2008 al 2017, la Banca europea degli investimenti in Italia ha iniettato nuova finanza per 100 miliardi, sostenendo investimenti del valore di oltre 270 miliardi. Grazie a 5,3 miliardi di prestiti e garanzie sono state sostenute in Italia nel 2017 39.700 Pmi e 542.500 relativi posti di lavoro. Negli ultimi 10 anni, 39,4 miliardi di prestiti e garanzie hanno sostenuto 210 mila Pmi e oltre 6 milioni di posti di lavoro in Italia.

I PROGETTI. Tra le operazioni nel 2017 effettuate dalla Bei con la Pubblica amministrazione, quelle che hanno riguardato il terremoto nell’Italia centrale, per complessivi 2 miliardi: 1 miliardo per le famiglie (abitazioni) e imprese (capannoni, etc.) veicolato tramite CDP-banche e 1 miliardo direttamente al ministero dell’Economia e delle Finanze per edifici pubblici (scuole, ospedali, uffici, tribunali etc.). Per far fronte alle problematiche legate al dissesto idrogeologico 800 milioni al ministero dell’Economia e delle Finanze (400 già firmati) per 150 interventi di messa in sicurezza del territorio sotto il coordinamento del ministero dell’Ambiente (argini dei fiumi, canali di collegamento, casse di espansione fiumi e torrenti, prevenzione frane). Per le calamità naturali, invece, 530 milioni (230 già firmati) a famiglie e imprese per la ricostruzione dei danni causati da 40 eventi calamitosi (alluvioni, frane, etc.) degli ultimi quattro anni in 16 Regioni italiane, in collaborazione con Cdp. Per il Piano Scuola, infine, altri 1,3 miliardi per l’edilizia scolastica: adeguamento, messa in sicurezza, nuovi edifici, efficientamento energetico. In collaborazione con ministero della Pubblica Istruzione, Presidenza del Consiglio e CDP. In totale dal 2015 2,7 miliardi e 1.600 cantieri già aperti. (Red – 19 gen)

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