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EMBRACO, L’IRA DI CALENDA: IRRESPONSABILE

 EMBRACO, L’IRA DI CALENDA: IRRESPONSABILE

“Abbiamo sentito i legali dell’azienda con il presidente della Regione Piemonte Chiamparino, offrendogli tutto il sostegno possibile per fare una cassa integrazione, con una lettera mia personale di rassicurazione e l’azienda ha comunque risposto negativamente. Non si comprende questo atteggiamento di totale irresponsabilità, perché la differenza tra la loro e la nostra proposta non è materiale. Se non fosse che la cassa integrazione ci consentirebbe di fare un percorso di reindustrializzazione in continuità e questo è molto importante perché ci sono imprenditori interessati. Le motivazioni che danno dimostrano una mancanza di attenzione al valore delle persone e alla responsabilità sociale dell’impresa che raramente mi è capitato di riscontrare”: così il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, commentando la vicenda della Embraco a margine della firma di tre intese con la Regione Toscana. La multinazionale in capo al Gruppo Whirpool vuole chiudere lo stabilimento piemontese di Riva di Chieri, nel Torinese, e nell’incontro di questa mattina si è rifiutata nuovamente di ritirare i 500 licenziamenti. “Non mi era mai capitato di sentire che uno deve licenziare ora per un problema con la borsa, è il peggior caso di una multinazionale che dimostra totale irresponsabilità nei confronti dei lavoratori e totale mancanza di rispetto nei confronti del governo. Ne prendiamo atto e agiremo di conseguenza. Nel frattempo attiviamo urgentemente un percorso con Invitalia di reindustrializzazione. Non ricevo più questa gente”, afferma il ministro. (Red – 19 feb)

 

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