Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

8 MARZO, TELEFONO ROSA:
CREATIVITA’ VS VIOLENZA

“L’8 marzo si inserisce dentro una manifestazione non solo di festa ma di riflessione sulle cose raggiunte e sulle cose sui cui ci siamo fermati”: così la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Sesa Amici, intervenendo alla Camera all’incontro "Le donne: un filo che unisce mondi e culture diverse", nel cui ambito si è svolta la premiazione del concorso "La creatività contro la violenza sulle donne", promosso dall'Associazione nazionale volontarie del Telefono Rosa: premiati i migliori video realizzati in alcune scuole del Lazio sul tema della violenza di genere, del bullismo e del cyberbullismo (i video erano divisi nelle categorie violenza sulle donne; violenza assistita, ovvero la violenza a cui assistono i figli delle donne vittime di violenza; bullismo e cyberbullismo;  discriminazione). “È importante un progetto di alternanza scuola-lavoro per riflettere sul rapporto tra ragazze e ragazzi in un periodo storico in cui si è rotto il rapporto di rispetto tra uomini e donne” sottolinea la sottosegretaria. “E’ stato un passo straordinario l’approvazione della Convenzione di Istanbul e aver definito la violenza contro le donne una lesione dei diritti umani” spiega Amici, la quale sottolinea come sia importante che anche gli uomini riflettano sul fatto che “la violenza non è un raptus, ma è quando non si accetta il rapporto paritario tra soggetti uguali”. “Abbiamo imparato nelle nostre generazioni – aggiunge la sottosegretaria - che se c’è un elemento che ci può dare forza è quello di considerarsi soggetti senza mai cadere nell’idea di una subalternità. Abbiamo bisogno di voi ragazzi e ragazze, come elemento di testimonianza per riscostruire un legame di rispetto che è fatto di partecipazione. Le donne sanno che se la democrazia avanza le contiene, se la democrazia arretra arretrano anche le donne”. “Sono ambasciatrice di Telefono Rosa da tantissimi anni e sono al fianco di Telefono Rosa da quando nei primi anni novanta al Comune di Roma facevo parte della Commissione delle elette – spiega la deputata del Pd Monica Cirinnà – Il lavoro che Telefono Rosa fa da anni e anni è molto importante, il Parlamento può fare tanto ma da solo non può cambiare la testa dei cittadini perché non può fare quel grande cambiamento culturale che è la rottura del muro, che può fare solo la cultura”. L’autrice della legge sulle unioni civili spiega come “anche nel mondo omosessuale la discriminazione colpisca più le donne” e ricorda come “purtroppo siamo scese sotto il 30% delle elette tra Camera e Senato, prima avevamo numeri più alti”. Di fronte all’attuale situazione di instabilità politica, sottolinea Cirinnà, “l’Italia ha bisogno di risposte per quella quotidianità dove la discriminazione colpisce moltissimo. L’Italia deve andare avanti sulla strada dei diritti, la storia insegna che il Paese su questa strada non  è mai arretrato”. Intervenuta anche l’ex ministra delle Pari opportunità Mara Carfagna (Forza Italia), autrice della legge sullo stalking: “L’introduzione dello stalking nel nostro ordinamento giuridico ha dato alle donne italiane uno strumento in più per difendersi. Reprimere lo stalking significa infatti riuscire a fermare in tempo violenze sessuali e omicidi. Ma la repressione non basta, bisogna diffondere la cultura del rispetto e iniziare a farlo nelle scuole, per questo iniziative come quelle di Telefono Rosa sono importanti”. Ad aprire i lavori la presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: “Abbiamo iniziato questo nostro percorso con un progetto indirizzato solo alle scuole, che man mano è stato affinato negli anni con il contributo di professori e professoresse e quest’anno abbiamo realizzato il progetto di alternanza scuola-lavoro”.  (PO / Roc – 8 mar)  

    

    

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