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direttore Paolo Pagliaro

Il n.2 di Bankitalia
e la protesta del Sud

di Paolo Pagliaro

(14 marzo 2018) Tradizione vuole che gli interventi dei vertici della Banca d’Italia siano affidati ad atti istituzionali o a ben dosate interviste. Il 20 settembre Salvatore Rossi, direttore generale della Banca, scandalizzò i puristi pubblicando sul Foglio un lungo e polemico articolo contro l’assistenzialismo, gli sprechi e la corruzione che condannano il sud al sottosviluppo.
Una riflessione controcorrente, in particolare contro alcuni luoghi comuni del meridionalismo acritico. Ricordava Rossi che al Sud risiede un terzo della popolazione italiana, ma vi si produce un quarto del pil e si esporta un decimo; vi si concentra invece quasi metà dei disoccupati e i due terzi dei cittadini poveri. E questo nonostante il fatto che dal Nord al Sud d'Italia ci sia, da sempre, un travaso di risorse pubbliche stimabile in quasi il 4 per cento del pil nazionale l'anno.
Nei test promossi dalll’Ocse le scuole del Sud hanno punteggi inferiori di circa il l0 per cento a quelli del resto d'Italia, in ciascuna delle tre competenze rilevate: lettura, matematica e scienze. Secondo i dati del ministero della Salute, la quota di parti cesarei sul totale dei parti, un indicatore convenzionale di inappropriatezza delle cure, nel sud è del 27 per cento, contro il 19 nel resto d'Italia. Mentre secondo i dati del Ministero della Giustizia i processi nel Sud durano in media quasi quattro anni, contro due anni e mezzo nel resto d'Italia. Secondo Salvatore Rossi, tutte queste differenze si spiegano soprattutto con la carenza, nel Sud, di "capitale sociale", quella grandezza impalpabile che ha a che fare con il senso civico dei cittadini, con la fiducia verso gli altri, con la partecipazione alla vita comunitaria, con l’utilizzo del voto.
Un’analisi impietosa, che fu subito contestata da meridionali illustri come l’editore Alessandro Laterza, l’economista Gianfranco Viesti e lo scrittore Pino Aprile. Una polemica attualissima alla luce del cataclisma elettorale che il 4 marzo ha cambiato il profilo politico del sud e quindi dell’Italia.

(© 9Colonne - citare la fonte)