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Voto estero, Merlo (Maie):
Presto al lavoro per riforma

Voto estero, Merlo (Maie): <br> Presto al lavoro per riforma

“Questo Palazzo mi mancherà. E’ difficile andarmene da qui”. Sorride ed è emozionato Ricardo Merlo, “padre” del Movimento Associativo Italiani all'Estero, partito che ha fondato in Argentina nel 2007, che oggi lascia la Camera per approdare in Senato. “Ho partecipato a tutte le elezioni da quando c’è la Circoscrizione Estero – dice a 9colonne -  e ogni volta sono stato il candidato con il maggior numero di preferenze”. Vincitore nelle elezioni per la Camera nel 2006, 2008, 2013, nell’ultima tornata elettorale Merlo ha corso per un posto al Senato e lo ha conquistato con 53mila preferenze: “Per me è motivo di grande orgoglio”.  Nato a Buenos Aires nel 1962, Merlo ha le idee ben chiare sulle priorità per gli italiani all’estero. A cominciare dal voto: “Questo sistema non regge più. E’ necessario riformare il voto degli italiani nel mondo. Il meccanismo con cui votano i nostri connazionali residenti oltre confine va assolutamente rivisto. La prima cosa che farò sarà confrontarmi con gli altri eletti all’estero e incontrare i rappresentanti di ogni schieramento politico per iniziare a lavorare  su un progetto di riforma della legge sul voto estero. Una cosa è certa: non possiamo andare di nuovo alle elezioni così, con queste modalità. A volte però – ammette Merlo - il problema non è nel sistema ma nelle persone. Ci sono Paesi in cui il voto per corrispondenza funziona”.

LE IRREGOLARITA’   “Non abbiamo le prove: se avessi le prove andrei subito da un giudice. Sono convinto però che ci sono state delle irregolarità che addirittura forse hanno cambiato un risultato” dice Merlo a proposito delle polemiche e dei presunti brogli elettorali nel voto degli italiani all’estero. “Io spero si faccia chiarezza al più presto: noi come Movimento siamo a disposizione per eventuali chiarimenti e per dire la nostra”.

PRIORITA’ RETE CONSOLARE “Ci sono due temi, due questioni sulle quali ci metteremo subito al lavoro per gli italiani nel mondo: la legge del voto all’estero, che va cambiata, e la rete consolare. Sono due punti che non ‘reggono’ più” conclude il leader dei Maie. “Bisogna parlare con tutti, trovare i consensi e mettersi al lavoro – aggiunge Merlo – io ascolterò tutti ma la nostra proposta è il voto nei consolati. Poi bisogna studiare bene il tema, noi siamo aperti al confronto”. “Mi preparo ora per una nuova avventura la Senato: la Camera mi mancherà”. (21 mar - Gil)

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