Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

ASSEMBLEA PLENARIA DEL CGIE (3/5 LUGLIO 2019) RELAZIONE DI GOVERNO

ASSEMBLEA PLENARIA DEL CGIE
(3/5luglio 2019)
RELAZIONE DI GOVERNO
1. Nel 2020 gli Italiani all’estero saranno chiamati al rinnovo dei Com.It.Es, previsto dopo 5 anni dalle ultime elezioni tenutesi come noto il 17 aprile del 2015. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la propria rete diplomatico-consolare sono già impegnati nello svolgimento dei primi preliminari adempimenti connessi a questa tornata elettorale. Come prescritto dalla normativa vigente, è stato recentemente chiesto alle Ambasciate interessate dalla costituzione di nuovi Comitati ai sensi dell’articolo 1 primo comma della Legge 286 del 2003, di verificare con le rispettive Autorità di accreditamento che sussistano le condizioni per assicurare la possibilità di eleggere i nuovi Comitati il prossimo anno. Analoga comunicazione è stata inviata alle rappresentanze diplomatico e consolari competenti per le circoscrizioni consolari ove già siano stati istituiti Comites (non elettivi). Il MAECI ha già anche avviato i necessari contatti con il Ministero dell’Interno, per sensibilizzare il predetto Dicastero circa la necessità di una rapida pubblicazione dell'elenco aggiornato di cui all'articolo 5, comma 1, della legge 27 dicembre 2001, n. 459, necessario per individuare i nuovi Comitati da istituire sulla base della soglia dei 3.000 connazionali residenti prevista dal citato articolo 1 della Legge 286/2003. Questa Amministrazione ha inoltre già richiesto alle Sedi interessate dei preventivi di spesa in modo da poter assicurare per tempo i fondi necessari per l’appuntamento elettorale della primavera del prossimo anno.
Verranno diramate istruzioni alla rete diplomatico e consolare al fine di aggiornare le associazioni italiane iscritte ai rispettivi Albi consolari che, come noto, contribuiscono all’elezione dei membri territoriali di questo Consiglio Generale.
2. Per connessione di argomento, è importante ricordare il tema dei finanziamenti in favore delle politiche per gli Italiani all’estero.
La Legge di bilancio 2019 ha previsto in favore dei Comites per il corrente esercizio finanziario uno stanziamento sul Cap. 3103 pari a Euro 1.248.138. Sul cap. 3106 sono stati stanziati euro 69.680 per le spese di viaggio per la partecipazione dei Presidenti dei Comites alle riunioni di cui all’art. 6 della legge 286/2003, mentre le risorse assegnate al CGIE (Cap. 3131) sono pari ad Euro 607.500. Per quanto riguarda il cap. 3103, a seguito delle richieste pervenute dai Comitati relative a contributi aggiuntivi per le spese di funzionamento (per un totale di Euro 203.547,29) sono stati erogati al momento Euro 92.926,00. Si ricorda che l’ammontare complessivo dei fondi accantonati (14% della disponibilità del Capitolo) è di Euro 174.739,32. Seguendo una proposta del CGIE, la cifra in eccesso verrà coperta con i fondi accantonati per i progetti speciali (pari a Euro 74.888, ovvero il 6% della diponibilità del capitolo 3103).
Per quanto riguarda l’assistenza diretta, prendendo in considerazione le esigenze rappresentate dagli Uffici del MAECI all’estero, si è provveduto a destinare per il momento la somma complessiva di Euro 2.100.000. Contiamo di erogare risorse aggiuntive nel corso dell’anno, con particolare attenzione rispetto alle segnalazioni provenienti dalle Sedi della rete diplomatico e consolare.
Lo stanziamento di bilancio per il 2019 in materia di Assistenza indiretta (cap. 3105), è pari a Euro 440.326,00, leggermente maggiore rispetto al 2018 (+1,62%). Nella determinazione degli importi dei contributi si tiene normalmente conto dei parametri previsti dalla Circolare n.1/2003 e richiamati dal DM 4511/176 del 5 aprile 2016. L’obiettivo dell’Amministrazione è privilegiare ospedali e case di riposo operanti in Paesi con bassi standard medico-assistenziali, nonché Enti che offrono assistenza ad anziani, minori e madri in difficoltà.
Per l’esercizio 2019, l’entità delle risorse stanziate per le attività culturali e informative a favore dei connazionali nel mondo è rimasta sostanzialmente in linea con quella del precedente anno 2018. In particolare, è rimasta invariata la quota di stanziamento stabilita per legge a favore delle agenzie di stampa specializzate nei servizi informativi per gli italiani all’estero, e l’intero ammontare di Euro 400.000,00 è stato già impegnato per l’acquisizione dei pertinenti prodotti editoriali, realizzati sia nell’ordinaria forma dei “notiziari” quotidiani e settimanali (non solo resi disponibili sui rispettivi siti web, ma anche espressamente distribuiti tramite posta elettronica come newsletter, e recapitati individualmente agli abbonati selezionati da questa Amministrazione), sia nel formato “video”, che risulta particolarmente idoneo a divulgare informazioni su specifici eventi, o argomenti, di più attuale interesse per i connazionali nel mondo, anche avvalendosi dell’effetto moltiplicatore della condivisione tramite le reti sociali.
Per quanto riguarda, invece, le attività culturali e informative più genericamente intese, l’Amministrazione sta impiegando le relative risorse – che ammontano ad Euro
273.581,00 – per assicurare continuità al sostegno delle iniziative di divulgazione e promozione del cosiddetto “turismo delle radici”, già individuato nel 2018 quale tema di prioritaria rilevanza, e per realizzare altri pertinenti progetti che abbiano come finalità il rafforzamento dei legami fra i connazionali all’estero ed i rispettivi territori di origine.
Si segnala inoltre il progetto “Italiani all’Estero: i diari raccontano”, frutto di una collaborazione tra la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina e la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR) e che consiste in una prima selezione delle parti più significative delle testimonianze raccolte nel fondo catalogato con il soggetto “emigrazione” della predetta fondazione: 200 storie di vita scelte tra più di mille presenti nel fondo, che sono state digitalizzate dal documento originale, collocate nel tempo, geo localizzate, indicizzate con delle parole chiave rispondenti ai temi aderenti al vissuto degli Italiani all’estero dall’Ottocento ai nostri giorni, per un totale di 1.000 racconti pubblicati sulla piattaforma. Oltre a presentare al grande pubblico aspetti significativi e poco conosciuti della storia dell’emigrazione italiana nel mondo, il progetto descrive il vissuto comune degli italiani migrati all’estero, nucleo principale della selezione documentale insieme ai racconti di viaggio o di lavoro temporaneo all’estero e le testimonianze dedicate al recente fenomeno della nuova mobilità italiana all’estero. Una sezione del portale (www.idiariraccontano.org) è destinata a raccogliere nuove storie da parte di connazionali residenti all’estero o familiari di connazionali emigrati in passato, con l’obiettivo di aumentare il numero di testimonianze conservate in modalità digitale.
Preservando il valore della memoria dell’emigrazione italiana il progetto intende parlare alle nuove generazioni di italiani residenti all’estero e rientra tra le iniziative volte a valorizzare percorsi di riscoperta delle origini, quali ad esempio la promozione del turismo delle radici.
3. Nell’ambito dell’esercizio di ripartizione delle risorse disponibili per l’anno 2019 sul cap. 3153 destinato agli Enti Gestori/Promotori dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero, sono state ad oggi disposte le assegnazioni per 12.202.167 euro a 73 enti beneficiari. L’importo complessivo già erogato alle Sedi ammonta a di 6.724.016,15 (dato del 13 giugno da aggiornarsi in prossimità della riunione).
Relativamente allo stato dell’arte dell’operazione di revisione della Circolare 13, per la quale sono stati acquisiti i contributi delle Sedi all’estero, si potrà procedere a breve alla stesura definitiva, contando anche sulle considerazioni e proposte che il CGIE vorrà fornire sulla bozza già condivisa.
È stato, inoltre, avviato il lavoro preliminare per la definizione di un apposito Portale, che riteniamo possa essere uno strumento fondamentale a disposizione degli Enti beneficiari, nonché degli uffici dell’Amministrazione coinvolti. Attraverso l’applicativo le richieste di contributo degli Enti – così come la rendicontazione dei fondi ricevuti - verranno riversate al Ministero, con meccanismi di convalida delle Sedi all’estero. Ciò andrà a beneficio della trasparenza, la responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti, la facilitazione della compilazione della documentazione richiesta, la dematerializzazione.
4. La promozione della lingua e dell’editoria avviene attraverso la concessione di contributi diretti a sostenere l’insegnamento della lingua italiana all’estero e le traduzioni di opere letterarie e scientifiche italiane da pubblicarsi all’estero. Per quanto riguarda i contributi per la creazione o il mantenimento di cattedre di lingua italiana all’estero, nel 2018 ne sono stati concessi più di 260 a universitarie straniere, in più di 80 Paesi. È stata riservata una particolare rilevanza al “Progetto Laureati per l’italiano”, sviluppato in collaborazione con le Università per Stranieri di Siena e Perugia e con l’Università di Roma Tre, per l’invio all’estero di docenti specializzati in didattica ed insegnamento della lingua italiana come lingua seconda o lingua straniera. Per l’anno accademico 2018/2019 hanno partecipato al Progetto 30 Università in 16 Paesi. Per il 2019/2020 le richieste sono state di gran lunga maggiori, a riprova della bontà del Progetto. Il MAECI sta comunicando proprio in questi giorni le assegnazioni ai partecipanti al bando. Per quanto invece riguarda i contributi a favore di Enti e Associazioni per corsi di formazione e aggiornamento per docenti universitari di lingua italiana, nel 2018 ne sono stati concessi 34, suddivisi in 21 Paesi.
5. La Settimana della Lingua Italiana è lo storico appuntamento che si celebra ormai dal 2001 ad ottobre per promuovere la nostra lingua nel mondo. La Settimana è divenuta nel corso del tempo una delle più importanti iniziative dedicate alla diffusione della lingua italiana ed ha potuto contare sulla collaborazione di partner istituzionali quali il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, l’Ambasciata della
Confederazione Elvetica in Italia e l’Accademia della Crusca, oltre alla Società Dante Alighieri.
L’edizione 2018, dedicata al tema “L’Italiano e la rete, le reti per l’italiano”, ha visto l’organizzazione da parte della rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura di una ricca varietà di eventi – circa mille in più di 110 Paesi. Nel 2019 si celebrerà la XIX edizione della manifestazione, dal 21 al 27 ottobre, con il tema “L’Italiano sul palcoscenico”. L’argomento prescelto consentirà alla rete di sviluppare una ricca programmazione di eventi e conferenze spaziando dall’opera alla canzone popolare, dal teatro alla musica, dalla drammaturgia al melodramma.
6. In termini più generali, preme comunque confermare l’impegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel fornire servizi consolari sempre più efficienti per le nostre numerose collettività all’estero.
Quale esempio di fornitura di servizi consolari digitalizzati bisogna in primo luogo ricordare il portale FAST-IT, ormai operativo per tutte le Sedi consolari e che permette di effettuare l’iscrizione all’AIRE e il cambio di residenza direttamente on line, senza necessità di una presenza fisica del connazionale presso la Sede. Il portale verrà costantemente aggiornato, con la progressiva introduzione di ulteriori funzioni per renderlo un vero e proprio sportello consolare virtuale. Ad oggi sono più di 304.000 le pratiche che sono state avviate tramite questo portale, e che hanno consentito ai connazionali di effettuate pratiche comodamente da casa o comunque da remoto.
Altra innovazione di grande importanza per i nostri connazionali all’estero, è il progetto F.I.C.O. che permette l’utilizzo della rete consolare onoraria per la rilevazione dei dati biometrici per l’emissione dei passaporti. Il progetto interessa 195 tra Consolati, Cancellerie Consolari della Ambasciate ed Agenzie Consolari tramite i loro Uffici Passaporto abilitati alla personalizzazione del chip e stampa del passaporto elettronico e 116 Consoli Onorari incaricati alla rilevazione e trasmissione telematica dei dati biometrici. Ad oggi sono stati acquisiti i dati biometrici di oltre 13.000 cittadini ed inviati alle Sedi di riferimento per il rilascio del Passaporto Elettronico.
Per quanto concerne gli aspetti informativi, proprio in occasione della presente Assemblea Plenaria, la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero presenterà in anteprima l’applicativo “mAPPamondo”. I nostri connazionali potranno consultare direttamente dal proprio cellulare, ovunque essi si trovino, le informazioni in merito ai servizi consolari di cui potrebbero necessitare all’estero e collegarsi a FAST IT.
Il MAECI sta ultimando la preparazione per l’imminente avvio del progetto di emissione della Carta di Identità Elettronica (CIE) per i cittadini italiani iscritti in AIRE e residenti nei Paesi dell’Unione Europea, nonché in Svizzera, Norvegia, Principato di Monaco, San Marino, Santa Sede - Città del Vaticano, Islanda, Andorra e Liechtenstein. La principale novità rispetto al documento di identità cartaceo è rappresentata dal fatto che l’ufficio consolare è tenuto ad acquisire i dati biometrici, la firma e la foto del richiedente, per poi inviarli telematicamente per la successiva produzione della carta da parte dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e suo inoltro diretto al destinatario per posta.
Il lancio ufficiale del progetto avrà luogo presso l’Ambasciata a Vienna il prossimo 20 settembre, in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS). Sempre a settembre il progetto pilota verrà lanciato anche a Nizza ed Atene. Trascorso il periodo di sperimentazione, che dovrebbe concludersi alla fine dell’anno, il progetto sarà esteso all’intera rete consolare dell’area geografica interessata.
Infine si segnala che con l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (n. 81) sono stati stanziati consistenti fondi destinati alla digitalizzazione degli archivi consolari (3 milioni di euro nel 2019, 4 mln per il 2020 e 4 mln nel 2021, per un totale di 11 milioni di euro). Il ricorso alla digitalizzazione degli archivi rafforza considerevolmente il processo di informatizzazione ed innovazione: le iniziative avviate in tal senso da alcune Sedi pilota confermano ancora una volta i fortissimi benefici in termini di risorse economiche ed organizzative nonché a beneficio degli utenti.
7. Per quanto riguarda la situazione della rete consolare italiana, oggi contiamo 9 Consolati Generali di I classe, 52 Consolati Generali, 2 Consolati di I classe, 14 Consolati e 3 Agenzie consolari (per un totale di 80 Uffici) cui si aggiungono 92 Cancellerie consolari, istituite nell’ambito di altrettante rappresentanze diplomatiche, e le sezioni consolari di tutte le restanti Ambasciate. Gli Uffici diplomatico-consolari sono inoltre coadiuvati da circa 400 Uffici consolari onorari, particolarmente
numerosi nei Paesi di grande estensione territoriale e con importanti comunità italiane (come Brasile, Argentina, Stati Uniti, etc.).
Sul versante delle risorse umane, il blocco del turn-over delle aree funzionali negli ultimi dieci anni ha comportato per la Farnesina una netta riduzione delle unità di questa categoria di personale (passate da 3.996 nel 2006 a 2599 nel 2018, pari al -34.9% circa) e causato un drastico innalzamento dell’età media (attualmente di 56 anni). Da qui al 2022 sono previsti quasi 500 ulteriori pensionamenti per limiti d’età, senza considerare le cessazioni del personale per dimissioni.
Nel 2018 si sono poste finalmente le basi per un’inversione di tendenza divenuta imprescindibile. È stato infatti possibile indire due concorsi per l’assunzione di un totale di 221 dipendenti della III Area, che si dovrebbero concludere entro l’anno, ed è stata autorizzata l’assunzione di 100 unità del contingente dei dipendenti a contratto da assumere localmente. A conferma di questi sviluppi positivi – in prospettiva – per lo stato delle risorse della Farnesina, la Legge di bilancio 2019 ha autorizzato l’assunzione di ulteriori 100 dipendenti della III Area, di 200 della II Area e ha approvato un nuovo incremento di 50 unità del contingente degli impiegati assunti localmente a contratto presso la rete diplomatico-consolare.
Nelle more della finalizzazione di tali procedure di assunzione, che potranno compensare – almeno parzialmente – le unità di personale perse per via del blocco del turn-over, la Farnesina è impegnata a porre rimedio alle difficoltà di copertura dell’organico delle sedi estere facendo crescente ricorso a strumenti di flessibilità quali missioni ed assegnazioni brevi che, pur con alcuni limiti (durata, disponibilità del
personale a partenze ravvicinate per periodi brevi, difficoltà di riorganizzare gli uffici dell’Amministrazione Centrale in caso di avvicendamento di uno o più collaboratori nello stesso tempo), contribuiscono ad assicurare in maniera immediata e puntuale l’erogazione dei servizi consolari o la gestione di eventi straordinari quali le elezioni. In particolare, per le ultime consultazioni europee, è stato realizzato un articolato piano di assegnazioni brevi elettorali a supporto della rete consolare europea.
Nelle ultime liste di pubblicità per il personale delle aree funzionali, i posti dedicati al settore consolare hanno rappresentato – in media – la metà di quelli pubblicizzati, a riprova dell’attenzione costante dell’Amministrazione nei confronti delle strutture erogatrici di servizi a favore dei connazionali. Alcuni importanti Consolati Generali (tra cui Miami e Barcellona) sono stati recentemente rafforzati attraverso l’assegnazione di funzionari diplomatici aggiuntivi, che arriveranno nelle rispettive Sedi nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda il personale a contratto, l’aumento del contingente di 200 unità introdotto con le ultime due Leggi di Bilancio e con il Decreto Brexit ha consentito di rafforzare gli Uffici della rete diplomatico-consolare, riservando particolare attenzione alle crescenti esigenze delle comunità di connazionali all’estero. Una volta perfezionate tutte le procedure di assunzione autorizzate, oltre il 70% delle nuove unità sarà destinato agli Uffici che erogano servizi consolari.
8. Si sono concluse da poche settimane le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia che, come noto, sono disciplinate dalla L. 18/1979 e dal
D.L. 408/1994 che ha dato attuazione alla Direttiva Europea 93/109/EC. Ricordiamo che gli elettori italiani residenti negli altri Paesi membri dell’UE possono:
a) esercitare il diritto di voto nello Stato membro di residenza, secondo le norme e per i rappresentati al Parlamento UE di quest’ultimo Stato;
b) votare per i rappresentanti dell’Italia al Parlamento UE presso sezioni elettorali appositamente istituite presso i Consolati, gli Istituti Italiani di Cultura, le scuole italiane e altri locali messi a disposizione dagli Stati membri.
La seconda possibilità, previa comunicazione al Consolato competente, è prevista anche gli elettori temporanei che si trovino nel territorio dei Paesi membri dell’UE per motivi di lavoro o di studio, nonché gli elettori familiari con essi conviventi.
Nonostante la complessità dell’esercizio, sia dal punto di vista normativo sia per le articolate procedure, la rete diplomatica e consolare è riuscita a portare a termine con successo questo importante compito, consentendo a tanti nostri connazionali di poter votare per i candidati italiani.
Le elezioni hanno coinvolto 44 Uffici, tra Ambasciate e Consolati. Sono state istituite 471 sezioni elettorali, con la partecipazione di altrettanti Presidenti e Segretari di sezione, e 1413 scrutatori. Rispetto alle consultazioni del 2014, l'affluenza è passata dal 5,92% al 7,54%. In termini assoluti, si registra un netto aumento dei votanti (da circa 83 mila a oltre 126 mila).
Per l’organizzazione dell’evento elettorale, il fabbisogno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato pari a Euro 7.175.555,31 (nel 2014 ammontava a euro 7.343.470,00). La razionalizzazione della spesa è derivata
soprattutto dall’introduzione nella Legge di bilancio (L. 145/2018) di una disposizione, invocata da tempo da questa Amministrazione, che ha elevato il numero di elettori da attribuire ad ogni sezione estera da 1.600 a 5.000. Gli Uffici coinvolti nelle operazioni elettorali, nel rispetto del principio di garantire l’agevole accesso al voto da parte di tutti gli aventi diritto, sono riusciti così a contenere il numero dei seggi, con conseguenze significative anche rispetto alla necessità di individuare personale idoneo da adibire ai seggi stessi.
9. È infine importante fornire aggiornamenti su alcuni contesti particolarmente critici per i nostri connazionali, partendo in primo luogo dalla situazione in Venezuela. L’Italia continua a seguire con forte preoccupazione la situazione in Venezuela, continuando ad essere attiva del Gruppo Internazionale di Contatto, sostenendo con forza il tentativo di facilitazione portato avanti dalla Norvegia che si colloca perfettamente in linea con l’obiettivo del Gruppo di contatto di facilitare un processo politico di dialogo tra le parti in funzione di una soluzione pacifica e democratica della crisi. La recente visita a Caracas ad aprile del Consigliere diplomatico del Presidente Conte, Amb. Benassi, quella del Sottosegretario Merlo nel contesto della missione politica del Gruppo di Contatto a metà maggio, e la missione del Direttore Generale degli Italiani all’estero del MAECI a maggio, testimoniano gli sforzi dell’Italia nella crisi e la concreta vicinanza del Governo alla nostra collettività. Un tangibile passo in tal senso si è compiuto con la riattivazione dell’operatività, a partire dal 7 giugno scorso, del Consolato a Maracaibo.
L’Italia è poi intervenuta anche per tutelare i tanti connazionali residenti in Venezuela, attraverso una serie di misure per permettere, soprattutto, la fornitura diretta ai nostri connazionali dei medicinali, divenuti irreperibili sul mercato locale. Per tali operazioni, che sono in corso di svolgimento, già nel 2018 sono stati messi a disposizione due milioni di Euro e siamo impegnati ad assicurare un analogo ammontare di risorse se necessario nel 2019.
Il piano di fornitura dei medicinali, attivato anche grazie all’ausilio di un "call center" che raccoglie le istanze in tutto il territorio nazionale, garantisce la capillare fornitura dei farmaci. Sono state fino ad oggi gestite più di 2.200 richieste. L'attendibile rete di istituti medici deputata alla puntuale verifica dell'effettiva necessità di somministrazione ha confermato i tre quarti delle richieste, che sono pertanto state corrisposte mediante somministrazione diretta da parte degli stessi istituti medici o tramite spedizione postale assicurata.
La distribuzione dei farmaci riguarda l'intero territorio venezuelano ed è risultata finora efficace anche nelle località più remote. Particolare attenzione continua ad essere rivolta alla delicata attività informativa in merito al progetto, in modo da promuovere la più diffusa e capillare consapevolezza in merito da parte dei connazionali interessati, garantendo una discrezione richiesta anche dalle Autorità locali.
Si è ora in attesa di finalizzare nei prossimi giorni l'importazione di un nuovo, importante quantitativo di medicinali, avendo nel frattempo messo a pieno frutto anche l'esperienza raccolta rispetto alle tipologie dei principi attivi più richiesti ed i
conseguenti quantitativi di cui è necessario disporre per garantire la continuità della loro distribuzione.
L’Italia, inoltre, si è sin da subito attivata con aiuti umanitari per i migranti venezuelani in Brasile e Colombia: il Ministero degli Affari Esteri italiano ha stanziato mezzo milione di euro a favore di UNHCR, da ripartire equamente fra i due Paesi; inoltre la Cooperazione Italiana ha più di recente disposto un contributo di 500.000 Euro a favore di UNICEF per un progetto in Venezuela di contrasto alla malnutrizione acuta destinato ai minori di cinque anni e donne incinte.
Per quanto concerne il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea, l’Italia continua a lavorare per una “Brexit” ordinata ed evitare di giungere al 31 ottobre senza progressi. Anche alla luce dei recenti sviluppi della situazione politica britannica, occorre segnalare che uno scenario di no deal torna purtroppo a rappresentare un’ipotesi da tenere in attenta considerazione.
Il Governo italiano ha apprezzato la recente Comunicazione della Commissione sullo stato dell’arte della preparazione di misure d’emergenza per il recesso del Regno Unito dall’Unione, che attesta l’elevato livello di preparazione raggiunto sia a livello UE che di Stati membri.
Occorre ribadire – come ricordato anche dalla Comunicazione della Commissione – i tre impegni che Londra dovrà necessariamente onorare in caso di un non auspicabile mancato accordo quale precondizione per l’avvio dei negoziati sulle relazioni future:
a) tutela dei diritti dei cittadini;
b) adempimento degli obblighi finanziari;
c) preservazione dell’Accordo del Venerdì Santo e della pace in Irlanda.
Il Governo italiano ha comunque messo già in atto le procedure volte a salvaguardare i diritti dei cittadini italiani in Gran Bretagna e dei britannici in Italia anche nell’eventualità di un mancato accordo, con l’adozione del Decreto legge del 25 marzo 2019, n.22 (convertito in Legge del 20 maggio 2019 n.41). Il c.d. Decreto Brexit, oltre a misure volte ad assicurare la stabilità sui mercati e nei settori bancario, assicurativo e finanziario, così come negli scambi commerciali, ha disposto il rafforzamento della nostra rete consolare nel Regno Unito e dell’assistenza nei confronti della numerosa comunità italiana. Sono stati infatti stanziati dal Governo 1,5 Milioni di euro per il rafforzamento delle nostre Sedi consolari. Questo permetterà di offrire servizi più efficaci grazie all’assunzione di nuovo personale, alla digitalizzazione degli archivi e di altre procedure; ulteriori 2,5 Milioni di Euro sono stati stanziati per l’acquisto e la ristrutturazione di immobili che ospitano i servizi consolari nel Regno Unito.