Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Resilienze post-Covid: il food delivery gourmet e a impatto zero

#Iorestoacasa, sostenibilità, sostegno all’economia, delivery, made in Italy, lavoro, rider, fare comunità: sono solo alcune delle parole d’ordine che abbiamo ripetuto e sentito ripetere centinaia di volte negli ultimi mesi dell'era-Covid, e che in alcuni casi la comunicazione ha trasformato in veri e propri mantra. C’è chi ha sofferto tantissimo per le chiusure imposte dal coronavirus, e tra questi il mondo della ristorazione, c’è chi ha saputo fare di necessità virtù, intercettando per tempo le nuove necessità degli imprenditori e le nuove esigenze dei clienti: a Roma, accanto ai grandi gruppi di delivery già noti, si sta facendo strada Ecco!, un concept nuovo della consegna a domicilio, che non si accontenta di presenza e velocità ma vuole abbinarci lo sforzo di mantenere la qualità del prodotto, rendere il servizio di consegna completamente a impatto zero per l’ambiente e, non ultimo, garantire lavoro a disoccupati e inoccupati della zona.
Della zona, sì, perché Ecco!  è un progetto che nasce a dimensione locale: il quartiere, per ora, è quello di Centocelle, quadrante Est della capitale, già noto alle cronache locali e nazionali per gli incendi dolosi divampati in alcuni bar e ristoranti, ma che in realtà già da qualche anno è teatro di una coraggiosa rinascita sociale, culturale e gastronomica, con tanti esperimenti riusciti (a partire da Mazzo, che per primo qualche anno portò il cibo moderno e di qualità in periferia).

Questo è uno di quelli: riunire sotto lo stesso tetto ristoranti e pizzerie (Cento Gourmet, Leggero Carbonella), bistrot e pub (Maulbeere, Woods, Stazione Camelie) e gelaterie (Gelato Giulivo, Grostè) sotto lo stesso ombrello, trasformando un ‘semplice’ servizio di delivery in una comunità: le consegne coprono i 4 km di distanza, per non disperdere la qualità del cibo, i mezzi utilizzati sono ecologici (dalle bici di Centocicli e Baci e bici, ovviamente di quartiere, alle auto elettriche che arriveranno in previsione dell’inverno) come ecologico è tutto il packaging utilizzato per la consegna; i rider infine sono qualificati e selezionati tra gli abitanti di un quartiere che ad oggi, con la sua altissima densità di popolazione e la sua estrazione da sempre popolare, in tempi di crisi ha più che mai fame di lavoro.

La mission è chiara, spiegano i fondatori del progetto, Azzurra Diamante e Niccolò Salvini, e dovremmo averlo imparato anche dal coronavirus: “Migliorare il rapporto col pianeta e lasciarci alle spalle il vecchio modello, rispettare temi primari legati all’economia circolare, all’efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti ed alla riduzione delle emissioni: un servizio etico che premia commercianti e consumatori e rispetta il lavoratore”. . Il tutto senza mettere da parte la qualità: uno degli ultimi arrivi nella scuderia di Ecco! per esempio è Cento Gourmet, il locale dello chef Valerio Chiacchierini e Davide Lombardi,  entrambi ex di Convivio Troiani. Ed ecco l’altra notizia: anche la cucina gourmet, se ricette e packaging sono quelle giuste, è adatta al delivey e al take away.  

 

(© 9Colonne - citare la fonte)