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direttore Paolo Pagliaro

“Scrivere con la Luce”: Roma omaggia
Vittorio Storaro

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

“Scrivere con la Luce”: Roma omaggia <BR> Vittorio Storaro

A Roma Palazzo Merulana, nato dalla sinergia tra la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, ospita la mostra fotografica di un grandissimo Maestro del Cinema internazionale: Vittorio Storaro. Da venerdì 18 settembre a domenica 1° novembre 2020 il pubblico potrà ammirare l’esposizione “Vittorio Storaro: Scrivere con la Luce”, realizzata e promossa da Storaro Art, già programmata lo scorso mese di maggio e rinviata per l’emergenza sanitaria causata dal Covid19. In mostra 70 opere che, in alcuni casi, dialogheranno con le opere della Collezione Cerasi: 70 “cavalletti luminosi” tra 50 cine-fotografie originali e 20 copie su tela dei dipinti che hanno ispirato la ricerca figurativa-cinematografica di Storaro. Le fotografie fanno parte della sua riflessione sul linguaggio dell’immagine fotografica e cinematografica, sviluppata durante tutta la sua carriera in circa 40 film: “Quando sono arrivato ad un momento di crescita, ho visto come era possibile esprimermi in fotografia con un senso cinematografico, ovvero unendo più di un’immagine - spiega- in quanto la fotografia è espressione in una singola immagine, come la pittura; la cinematografia è invece un’espressione in immagini multiple. Questa, quindi, non è solo una mostra fotografica ma in realtà un’esposizione di varie forme di arte: la scrittura, perché tutto parte da una storia; la fotografia pura; la cinematografia”.

I CAPOLAVORI DELLA SCULTURA CLASSICA VISTI… DALLE SCARPE

I capolavori della scultura greco-romana accolti alla Galleria degli Uffizi possono ora essere osservati da un punto di vista del tutto inedito: quello dei piedi. E’ la singolare prospettiva proposta da “NOME”, nuova ipervisione visitabile sul sito del celebre museo fiorentino a cura di Lorenza Camin e Fabrizio Paolucci. Nell’ambito dell’esposizione virtuale le scarpe indossate da divinità, eroi ed imperatori effigiati nel marmo saranno poste, a diretto raffronto con i loro modelli originali, visibili ancora fino al 20 settembre alla mostra “Ai piedi degli Dei” allestita nelle sale del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti. Inizialmente semplice protezione fisica dalle asperità del terreno, con il tempo la calzatura si è simbolicamente elevata a espressione dello status sociale del proprietario, divenendo oggetto che, al pari del vestiario, potesse valorizzare l’estetica della persona. Nello stile di questi strumenti quotidiani dalle origini umili sono stati dunque riversati i principi di armonia e simmetria che governavano il gusto classico; così la scarpa è divenuta essa stessa opera d’arte, creazione plasmata più per esigenze estetiche che pratiche, autentica protagonista della storia della cultura.

DA WARHOL A SCHIFANO: LE VOCI DELLA POP ART

La Galleria Tiber Art & Design di Roma presenta la mostra “Da Warhol a Schifano: le voci della Pop Art”, un percorso dedicato ad alcuni degli esponenti del movimento artistico nato in Inghilterra e poi maturato in America e diffuso in tutto il mondo occidentale. Da Andy Warhol, uno dei più noti rappresentanti della Pop Art, ai suoi epigoni, gli artisti della Scuola di Piazza del Popolo, che ne hanno reinterpretato i motivi, la mostra presenta una selezione che inaugura l’attività della Galleria Tiber Art & Design, un piccolo gioiello nel centro di Roma. La Galleria si trova in via dei Cappellari, una via storica che collega Campo de' Fiori a via del Pellegrino, identificata nei percorsi turistici come “Via dell’Arte e dell’Artigianato”: una zona che conserva un’atmosfera di un tempo e dove si trovano ancora numerose botteghe antiche. La mostra propone una selezione delle opere di Franco Angeli | Tano Festa | Giosetta Fioroni | Mimmo Rotella | Mario Schifano | Andy Warhol. La mostra proseguirà fino al 24 settembre e sarà possibile visitarla, con ingresso libero, dal lunedì al sabato, dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00.

“LA CASA DELL’ANGELO”: CINQUE ARTISTI PER UGO MARANO

Prosegue l’impegno di Scabec S.p. A. per la valorizzazione dei tesori culturali della Campania attraverso una serie di iniziative che sono a supporto di Comuni e di realtà associative di tutto il territorio regionale per contribuire alla promozione e allo sviluppo delle potenzialità in chiave artistica e culturale e di attrattori turistici di siti e luoghi di interesse storico-monumentale, un impegno già realizzato con la recente Mostra di William Kentridge che ha permesso la riapertura dell’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi e che conferma ora con la mostra “La casa dell’angelo – 5 artisti per Ugo Marano”. La mostra è ospitata dal Complesso Monumentale dello Spirito Santo di Pellezzano (SA), programmata e finanziata dalla Regione Campania, realizzata e promossa dalla Scabec S.p.A. con il Comune di Pellezzano. L’esposizione intende rendere omaggio, a quasi dieci anni dalla scomparsa, al Maestro Ugo Marano, attraverso le opere di cinque artisti: Paolo Bini, Antonio Buonfiglio, Federica D’Ambrosio, Christian Leperino e Ivano Troisi. La mostra guarda all’interno della grande esperienza dell’artista, nato nel 1943 nel borgo di Capriglia di Pellezzano, tracciando una linea di attenzione espressa da Marano alla sacralità della creazione artistica, quale trasposizione evocativa di un percorso che dal mondo altamente metaforico delle sue creazioni – esperienze spirituali e sociali, e quindi profondamente umane - come in alcuni capolavori in mostra come ad esempio l’evocativa La casa dell’angelo (1984) - giunge a delineare un pensiero radical-progressivo che ripensa totalmente la scultura, la pittura, il design, l’arte urbana, qui ripercorso in una serie di grandi disegni-progetti, per la maggior parte inediti.

PALAZZO GRIMANI: ESPOSIZIONE DEL RITRATTO DI GIOVANNI GRIMANI

La Direzione regionale Musei Veneto e Venetian Heritage annunciano l’acquisizione del ritratto di Giovanni Grimani (1506 – 1593), Patriarca di Aquileia e tra i più illustri esponenti della famiglia patrizia veneziana a cui si deve l’attuale assetto del palazzo di famiglia a Santa Maria Formosa e la collezione di statuaria conservata nella Tribuna. Il ritratto, attribuito a Domenico Tintoretto e datato all’inizio del XVII secolo, trova la sua collocazione nella Sala a Fogliami e rientra nel progetto espositivo Domus Grimani 1594 – 2019, l’eccezionale mostra che celebra, dopo oltre quattro secoli, il ritorno a Palazzo Grimani di Venezia della collezione di statue classiche di Giovanni Grimani. Grazie ad una segnalazione dell’Ufficio Esportazioni di Milano del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il dipinto è stato acquistato dalla fondazione Venetian Heritage, che ne ha finanziato anche il restauro grazie alla generosa donazione di Emilio Ambasz, per donarlo al Museo statale di Palazzo Grimani: un’operazione che coniuga appieno la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale e rappresenta, ancora una volta, un esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato. Visitabile fino al 30 maggio 2021, la mostra - che gode del patrocinio della Regione del Veneto, è realizzata in collaborazione con l’UNESCO ed è stata insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica - è prodotta da Civita Tre Venezie ed è finanziata da Venetian Heritage, grazie al sostegno di un donatore anonimo, della Helen Frankenthaler Foundation di New York e Gagosian oltre che grazie al contributo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e di Lady Monika del Campo Bacardi.

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