Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La Plaza, spettacolo del collettivo catalano El Conde de Torrefiel

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

La Plaza, spettacolo del collettivo catalano El Conde de Torrefiel

ROMA: AL TEATRO ARGENTINA “LA PLAZA” DEL COLLETTIVO CATALANO - EL CONDE DE TORREFIEL

Un’agorà urbana proiettata in uno spazio-tempo fluido. Una pièce che trova la sua origine negli attacchi terroristici di Barcellona, Parigi e Bruxelles del 2015 e 2016 e che oggi, in epoca pandemica, trova un nuovo significato. È La Plaza, spettacolo del collettivo catalano El Conde de Torrefiel in scena il 12 e 13 settembre al Teatro Argentina di Roma (Largo di Torre Argentina, 52), in chiusura della XV edizione del festival internazionale di creazione contemporanea Short Theatre. Lo spettacolo è una co-realizzazione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale. “Il seme di questo lavoro ha la sua origine nel 2015/2016 con gli attacchi terroristi di Parigi, Bruxelles e Barcelona che marcarono fortemente il nostro rapporto con lo spazio pubblico e gli altri. L’immagine dei fiori accumulati sulle piazze delle città non solo un’immagine presente nella pièce, ma un atto rituale e sociale che abbiamo voluto elaborare poeticamente da una prospettiva esistenziale. Due anni dopo la sua creazione, la sensazione di solitudine e confinamento può acquisire nel 2020 un significato nuovo non previsto”. Con venti performer in scena – situazione possibile in questo momento di emergenza sanitaria solo grazie alle grandi dimensioni del palco – La Plaza racconta il presente facendo leva sulla memoria collettiva del passato, tra minuzie quotidiane ed eventi epocali, espandendo la nostra percezione dello spazio e del tempo e proiettando l’attenzione sul futuro concepito come una dimensione sconosciuta e imprevedibile. Ritrae la realtà della vita pubblica della città, intesa come luogo di convivenza, nella quale convergono e collidono una molteplicità di espressioni e modi di stare al mondo, forme di vedere e intendere lo spazio in cui ci muoviamo e i corpi con cui esso si condivide. (red)

ROMA, “MILEVA”: AL TEATRO DEL LIDO, LA STORIA DELLA PRIMA MOGLIE DI EINSTEIN

Il 19 settembre con MILEVA di Ksenija Martinovic con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG si conclude la prima edizione di QuinteScienza al Teatro del Lido di Ostia (teatro del Lido - Via delle Sirene, 22): quattro spettacoli teatrali e 2 lezioni interattive e multidisciplinari, per un programma di fine estate ricco di conoscenza per divulgare attraverso l’intrattenimento intelligente e aperto a tutti la scienza, la sua storia e i suoi protagonisti. La chiusura del festival è affidata a una produzione d’eccellenza e a uno speciale focus su una figura complessa della scena scientifica di tutti i tempi: la moglie di Albert Einstein. Un’attrice sfoglia giornali, libri, naviga sul web per raccogliere uno dopo l’altro frammenti di una storia a lungo taciuta. Una biografia ricostruita come un puzzle a cui mancano molte tessere. La biografia, l’ennesima, di una scienziata la cui intelligenza e le cui scoperte sono state messe in secondo piano, quasi occultate, a vantaggio di un collega uomo. Ma cosa pensare se lo scienziato in questione è la mente più geniale del XX secolo, Albert Einstein, e lei, la donna scienziata, è Mileva Mari´c, la sua prima moglie, ma anche la prima donna ammessa al corso di fisica al Politecnico di Zurigo? Spazio, tempo e gravità diventano metafore di un amore e delle sue ombre.  “A differenza delle biografie ufficiali di Einstein, dove appare come una pallida ombra a fianco del marito” ha spiegato Ksenija Martinovic, “da varie fonti apprendiamo invece che Mileva Mari´c non è stata di certo estranea alla straordinaria progressione creativa del compagno; tuttavia, la sua riservatezza e l’aver prematuramente rinunciato al suo impegno di scienziata hanno fatto sì che ancora oggi il suo contributo teorico venga messo in discussione. La biografia di Mileva Mari´c ci rimanda immediatamente a tutte quelle donne messe in secondo piano, per un’evidente discriminazione di genere; tra le più note possiamo citare Rosalind Franklin, Lise Meitner e Jocelyn Bell. Di recente questo fenomeno è stato definito Effetto Matilda, e ben si può rilevare nel campo delle scienze”. Quintescienza, ideato da Associazione Culturale Affabulazione, è vincitore dell’Avviso Pubblico “EurekaRoma” e fa parte di RomaRama, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.  Ingressi contingentati, prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma eventbrite; i link eventbrite saranno disponibili sulla Pagina Fb QuinteScienza e sui siti www.affabulazione.net e www.teatrodellido.it. Per info quintescienza@gmail.com. 

 

OSTIA ANTICA FESTIVAL, PAOLA MINACCIONI IN DAL VIVO SONO MOLTO MEGLIO

Tutti i personaggi di Paola Minaccioni nati in tv, al cinema o alla Radio, arrivano sul palco di Ostia Antica Festival 2020 (Viale dei Romagnoli 717, ore 21) il 26 settembre per offrire uno spaccato dei nostri tempi, una surreale sequenza di caratteri che incarnano i dubbi, le paure e le nevrosi del momento. Dal Vivo Sono Molto Meglio è uno spettacolo fuori dagli schemi che ci invita a riflettere su noi stessi e a interpretare l’assurdità della società in cui viviamo. Razzisti inconsapevoli, improbabili assistenti telefoniche, raffinate poetesse, inappuntabili manager, fino ad arrivare alle sue imitazioni: da Giorgia Meloni a Loredana Bertè a Sabrina Ferilli: un flusso di coscienza leggero e irriverente con cui l’attrice ci conduce in un universo comico e paradossale. Paola Minaccioni si nasconde e allo stesso tempo si rivela dietro le sue incredibili maschere, guidata dalle note di Lady Coco, melodico contrappunto a un’esperienza teatrale unica.  Ma raccontare uno spettacolo che cambia di sera in sera è impossibile, si può capire solo dal vivo... Dal vivo infatti è molto meglio! Gli appuntamenti teatrali per Ostia Antica Festival 2020 di Sava Produzioni proseguono con Ma tu sei felice? lettura-spettacolo dal libro di Federico Baccomo con Claudio Bisio e Gigio Alberti, 17 settembre. La quinta edizione di Ostia Antica Festival "Il Mito e il Sogno" è organizzata daI consorzio di imprese Antico Teatro Romano, in collaborazione con il Parco Archeologico di Ostia antica.

 

FESTIVAL SHAKESPEARIANO: APRONO PAGLAI E GASSMAN

Si apre oggi, 11 settebre, nella suggestiva ambientazione del Teatro Romano, la programmazione di teatro dell’Estate Teatrale Veronese, festival nato nel 1948 per volontà del Comune di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta,La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona. Apertuta con l’attesissima prima nazionale, questa sera, per una coppia simbolo del teatro italiano come Ugo Pagliai e Paola Gassman, diretti da Babilonia Teatri, che stravolgono il mito di “Romeo e Giulietta” distillando dal testo shakespeariano i soli dialoghi tra i due innamorati e sovrapponendoli ad una sorta di autobiografia essenziale e quotidiana di due mostri sacri, espressione del miglior teatro di tradizioneitaliano. Dopo i due titoli inseriti nell’anteprima di luglio, l’ultimo spettacolo della sezione Classiche Parole in programma domani è Fuga a tre voci. Un lavoro in cui Marco Tullio Giordana, acclamato regista e scrittore, porta in scena l’appassionante carteggio fra la poetessa Ingeborg Bachmann e il musicista tedesco Hans Werner Henz. A dare corpo e anima ai due artisti ci saranno Alessio Boni e Michela Cescon accompagnati dalle musiche di Giacomo Palazzesi. Martedì 15 settembre la scrittrice Melania Mazzucco affida invece a Vanessa Scalera, la celebre “Imma Tataranni” televisiva, la sua versione della “Storia di re Lear” per rintracciare le radici di quella vicenda, risalente agli anni in cui Romolo tracciò con l’aratro il solco sul colle Palatino per fondare Roma, fino al momento in cui William Shakespeare la rielaborò per comporre il capolavoro che conosciamo. Mercoledì 16 settembre saranno in scena Chiara Francini e Andrea Argentieri, premio UBU 2019,diretti da Luigi De Angelis con la drammaturgia di Chiara Lagani in L’amore segreto di Ofelia. Steven Berkoff compone una folgorante versione in forma epistolare del mito di Amleto, 39 lettere d’amore, brevi monologhi che esplorano i meandri della relazione fra Amleto e Ofelia appena suggeriti da Shakespeare. (PO / red)

 

NAPOLI TEATRO FESTIVAL: SI PARTE CON LA STAR JAN FABRE

 

Il provocatorio e geniale artista belga Jan Fabre, la straordinaria e pluripremiata attrice britannica Charlotte Rampling, il famoso coreografo greco Dimitris Papaioannu, autentico pioniere della danza contemporanea, il regista siriano Ramzi Choukair e quello kuwaitiano Sulayman Al-Bassam, entrambi per la prima volta in Italia con due illuminanti visioni della scena postcoloniale contemporanea. Sono questi i grandi maestri del teatro mondiale che daranno vita alla sezione Internazionale del Napoli Teatro Festival Italia, che si compone di 5 eventi, il primo a settembre, l’ultimo a febbraio. Si parte il 12 settembre alle 21 (con replica il 13 alla stessa ora ) al teatro Bellini di Napoli con “Resurrexit Cassandra”, ideazione e regia di Jan Fabre su un poetico testo di Ruggero Cappuccio. Un assolo in cinque quadri dove una Cassandra contemporanea, interpretata dalla performer tedesca Stella Höttler, cerca di parlare agli uomini ancora una volta, avvertendoli del disastro a cui stanno andando incontro, ma le sue parole cadono nel vuoto, nessuno ascolta, non trova complicità negli occhi della gente, neanche un ultimo brandello di fede. Il secondo appuntamento, sempre al teatro Bellini, martedì 22 e mercoledì 23 settembre alle 21, è con “Y-Saidnaya”, ideazione, testo e regia di Ramzi Choukair. Alla maniera de “Le Mille e una notte”, la storia di Riyadh, ventiduenne arrestato e torturato dai servizi segreti siriani, si fonde drammaticamente con quella di diversi testimoni e sopravvissuti alla spietata repressione del regime. Teatro arabo ancora protagonista venerdì 2 e sabato 3 ottobre, alle 21, sempe al Bellini, con “I Medea”, scritto e diretto da Sulayman Al-Bassam, drammaturgo celebrato nel mondo per la sua originale capacità di riscrivere il mito con tratti di audace attualità.(red)

 

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