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L’hamburger preferito dagli italiani? Grinta americana e anima Made in Italy

(13 ottobre 2020) Quando si tratta di panino con l’hamburger, gli italiani hanno le idee chiare: grinta americana, ma cuore e anima Made in Italy. Questo è quello che emerge dall’Osservatorio Social realizzato da Al.ta Cucina sulla propria community nel corso del progetto ideato per Uber Eats, in occasione della Burger Week (14-20 settembre) organizzata dal brand di delivery. Comparso oltreoceano per la prima volta in un menu del 1836 e da allora in continua ascesa, l’iconico panino ha preso diverse direzioni davvero inaspettate. Anche l’Italia, non è rimasta immune al fascino e al gusto dell’hamburger, diventato un cult proprio con l’arrivo dei ristoranti McDonald’s negli anni Ottanta. E dall’inaugurazione dei primi ristoranti americani, il panino ha continuato a riscuotere sempre più successo, finché nel nuovo millennio è entrato a pieno merito anche nell’alta cucina. Sono infatti tantissime le hamburgherie in giro per l’Italia, da quelle più tradizionali a quelle gourmet: oggi nessuno rinuncia al piacere di questo delizioso panino, e meglio ancora se fatto con ingredienti italiani. Infatti, dall’Osservatorio Social di Al.ta Cucina emerge proprio questo: mentre per pane e carne si continua a scegliere la tradizione made in the USA - il resto, è tricolore. Al.ta Cucina ha chiesto alla propria community di 4M di utenti quali ingredienti rendere protagonisti di un panino speciale ordinabile poi su Uber Eats e realizzato dall’hamburgheria milanese Willy’s Burger attraverso le storie di Instagram. Le risposte parlano chiaro: nonostante la crescente richiesta di ingredienti “healthy” in Italia, il burger preferito resta alla “Chef Rubio” - unto e bisunto.
Sembra che la moda salutare con protagonista la cucina light, non faccia breccia nel cuore degli italiani quando si parla di burger. A farla da padrona è infatti ancora la carne, quella classica e intramontabile del manzo, scelto dal 71% dei rispondenti che supera pollo (17%), salmone (7%) e lascia decisamente indietro l’alternativa vegana (5%). Anche per il topping croccante gli italiani puntano sulla carne e tra gli insaccati proposti scelgono il guanciale (44%), nonostante il successo dello speck (42%) e seguito dalle fettine di crudo (14%). Allo stesso modo non c’è storia sulla scelta del pane per cui le alternative particolari come carbone vegetale (13%), barbabietola (5%) e spinaci (7%), sono nettamente superate dalle preferenze per il classico pane da hamburger (75%): morbido, sfizioso e con l’iconica cascata di sesamo sopra. Se gli ingredienti prediletti sembrano far vincere la ricetta originale made in the USA, diversa è la situazione quando si arriva a parlare di formaggio: qui non può che essere made in italy. Ed è Roma con la crema cacio e pepe, la tipica salsa del relativo piatto capitolino, che conquista il palato di tutti con uno schiacciante 85% di voti, a discapito di cheddar (23%), emmental (9%) e fromage (5%). Infine, in ogni burger che si rispetti, non può mancare un tocco green: le verdure. E che ci si creda o no, anche qui gli italiani vanno in controtendenza: le verdure piacciono si, ma se sono fritte, di più. Ecco allora che la vittoria va alle zucchine fritte (44%), sconfiggendo funghi alla piastra (22%) e cipolla cruda (29%). Davvero per pochi invece i piccantissimi peperoncini Jalapenos (5%).

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