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direttore Paolo Pagliaro

POMPEI, CHE SCOPERTA:
2 CORPI ANCORA INTEGRI

Non è la sceneggiatura di un film, ma la storia di una realtà antica che oggi, prorompente, torna viva e contemporanea. Due corpi la racchiudono. Due calchi in gesso che, come un fermo immagine di duemila anni fa, rendono eterni due uomini rimasti uccisi, il padrone e il suo schiavo, che ora rinascono dalle ceneri di Pompei. Sono le vittime di quella che è forse una delle calamità naturali più famose della storia, l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

“Questa scoperta straordinaria dimostra che Pompei è importante nel mondo non soltanto per il grandissimo numero di turisti – dichiara il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini – ma perché è un luogo incredibile di ricerca, di studio, di formazione. Sono ancora più di venti gli ettari da scavare, un grande lavoro per gli archeologici di oggi e del futuro”.

“Uno scavo molto importante quello di Civita Giuliana – dichiara il Direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna – perché condotto insieme alla Procura di Torre Annunziata per scongiurare gli scavi clandestini e che restituisce scoperte toccanti. Queste due vittime cercavano forse rifugio nel criptoportico, dove invece vengono travolte dalla corrente piroclastica alle 9 di mattina. Una morte per shock termico, come dimostrano anche gli arti, i piedi, le mani contratti. Una morte che per noi oggi è una fonte di conoscenza incredibile”.

(© 9Colonne - citare la fonte)