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direttore Paolo Pagliaro

Otto ragazzi su dieci trascorrono 2 mesi l’anno sui social

(1° dicembre 2020) Andrea, 14 anni, si addormenta con i suoi youtuber preferiti e lo smartphone non lo spegne mai: “Lo uso sempre, da quando mi sveglio a quando dormo”. Giorgia, 16 anni, non si accorge di quanto tempo passa on line e fatica a distinguere tra quando è connessa e quando è off line: “Me ne accorgo solo quando mi vietano lo smartphone e l’ultima volta che non l’ho usato per più di sei ore stavo impazzendo”. Nicoletta, 52 anni, mamma di una under 18, non sa come fare con la figlia: “È sempre in camera con smartphone, tablet e computer. Dice che lì ha tutto quello che le serve e che non devo rompere. Non so cosa fare, vedo solo disperazione e sofferenza”. Sono alcune delle testimonianze raccolte dalla no profit “Social Warning - Movimento Etico Digitale”, con focus sulle potenzialità ed i rischi del web, nell’ambito della sua ultima ricerca condotta sulla dipendenza da smartphone. La no profit, fondata dal 25enne Davide Dal Maso (inserito nel 2019 da Forbes tra i primi cinque under 30 italiani più influenti nel settore Education), a soli due anni dalla sua nascita e grazie al lavoro di 150 formatori volontari, ha già raggiunto, tramite incontri in presenza e corsi e-learning, oltre 35mila ragazzi e 13mila genitori, sensibilizzandoli su come approcciare la rete in maniera corretta. L’ultima sfida, in ordine di tempo, è la campagna nazionale di sensibilizzazione contro la dipendenza da smartphone, appena lanciata con l’obiettivo di raccogliere fondi per raggiungere cento nuove scuole in tutta Italia.

Intanto i dati della ricerca condotta dall’Osservatorio scientifico del Movimento Etico Digitale parlano chiaro: il 79% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni trascorre più di 4 ore al giorno sui social, un tempo lunghissimo che, sommato, equivale a 28 ore a settimana, 120 ore al mese, due interi mesi in un anno. Hanno tentato invano (il 52%) di ridurre il tempo on line e sono abbastanza consapevoli (il 33%) di fare un utilizzo eccessivo dello smartphone. Lo sbloccano in media 120 volte al giorno e lo usano, oltre che per essere connessi ai loro coetanei tramite i social, anche per vedere film o ascoltare musica fino a tarda notte. E guai ad interferire: un ragazzo su 2 dichiara che gli capita di scattare, rispondere male o alzare la voce se disturbato.

(© 9Colonne - citare la fonte)