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Rinascita 2.0 sotto sfratto, Erri De Luca: librerie sono luoghi di salute pubblica

La lettura come presidio medico. Perché in tempi di emergenza sanitaria, “le librerie dovrebbero stare sotto al ministero della Sanità. perché leggere aumenta le difese immunitarie delle persone”. Erri De Luca ha speso migliaia di parole per i suoi racconti e romanzi di successo: quelle spese oggi sono dirette invece alla difesa del ruolo delle librerie e di una particolare, Rinascita 2.0 a Roma,  a rischio sfratto causa crisi di Covid-19. Una situazione “impossibile”, per prendere a prestito il titolo dell’ultima fatica del prolifico scrittore napoletano, perché “è impensabile che una libreria venga chiusa per asfissia di misure cautelari. Sono favorevole alle misure di sicurezza ma questi sono dei posti di salute pubblica”. Erri De Luca è stato l’ospite d’eccezione della conferenza stampa organizzata oggi dalla libreria che si può considerare la diretta discendente della libreria Rinascita di via delle Botteghe Oscure, accanto alla storica sede del Partito Comunista italiano, e che prendeva il nome dalla rivista fondata da Palmiro Togliatti nel 1944.

Dal 2019 la tradizione rinasce a Villa Gordiani, in quella periferia est della Capitale di cui spesso si ascolta una narrazione fatta di degrado, ma che in realtà brulica anche di iniziative culturali e fermento sociale. Sulla parete Delacroix e la sua Libertà che guida il popolo, dalle vetrate una bella vista sul parco, un’offerta di case editrici di nicchia, e poi caffetteria, ristorazione e concerti e presentazioni serali. A partire da marzo però lockdown e restrizioni mandano in crisi i piani di Cristina Sociani e soci, che non rientrano nei requisiti per accedere ai vari bandi disponibili e non riescono, al momento, a far fronte alle spese di affitto. Nel frattempo però il locale è diventato meta di studenti e lavoratori in smart working. Parte così una raccolta fondi e una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, ma anche alle istituzioni locali. “Questa nostra esperienza di cultura e comunità rischia essere schiacciata dalle regole del mercato che la crisi pandemica ha reso ancora più spietate – è l’appello - i grandi surfano sulla crisi, i piccoli annegano. Ma noi vogliamo resistere e invertire il corso della Storia. Vogliamo farlo insieme alle tante esperienze culturali, mutualistiche, di solidarietà e di territorio”.

(Sis)

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