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Violenza donne, Valente (Pd): ora straordinarie opportunità per effettiva parità

Roma, 14 gen - Il sì definitivo del Senato alla ratifica della convenzione dell'Organizzazione internazionale del Lavoro contro la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro, arrivato martedì 12 gennaio, "è un primo passo per una cornice legislativa ancora più robusta e consistente per affrontare il fenomeno della violenza, in particolare una violenza subdola e nascosta che si consuma purtroppo nei rapporti e nei luoghi di lavoro ma anche nei luoghi di studio, molto spesso caratterizzati da una asimmetria molto importante di potere nella relazione tra gli uomini e le donne che rende le donne molto più vulnerabili". Così la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio. "Oggi - aggiunge - esiste una normativa che consente di disciplinare e punire comportamenti solo quando questi si consumano con una violenza anche fisica, sessuale o quando si avvicinano molto spesso a questo tipo di atteggiamenti. Noi crediamo però che la violenza si nasconda in forme molto più subdole, molto nascoste come la soggezione, la continua messa in imbarazzo, l'insistenza per voler mantenere un legame, una relazione. Questo tipo di relazioni e di rapporti rischiano di mettere in seria difficoltà le donne e metterle in una condizione di ulteriore e eccessiva vulnerabilità nei luoghi di lavoro. Io credo che sia arrivato il tempo di una norma specifica, ad hoc per l'istituzione di una fattispecie di reato che copra sostanzialmente questo vuoto e la sottoscrizione di questa convenzione del nostro Paese avvia sicuramente il percorso verso questo obiettivo".
La senatrice dem spiega che "la pandemia ha aggravato il fenomeno della violenza sulle donne soprattutto nelle fasi del lockdown, nei casi di donne costrette a rimanere in casa alla mercè dei loro aguzzini e uomini violentatori, che purtroppo spesso si nascondono nelle mura domestiche, in quella che dovrebbe essere una relazione affettiva di sicurezza, affetto e amore. Questo è stato un dato inquietante che abbiamo registrato anche con un aumento esponenziale di telefonate al numero 1522, soprattutto nella prima fase del lockdown di marzo e anche nel numero di denunce aumentato in maniera esponenziale rispetto ad alcune fattispecie di reato, in modo particolare dei maltrattamenti in famiglia, subito dopo la riapertura delle abitazioni, quindi dopo la fine del lockdown di marzo. La pandemia - continua Valente - però in generale ha aggravato l'asimmetria esistente tra gli uomini e le donne, che rappresenta il substrato nel quale si annida e cresce il fenomeno della violenza. La violenza maschile contro le donne è espressione di questa relazione asimmetrica, noi per debellare questo fenomeno dobbiamo costruire un mondo in cui esista un'effettiva parità tra gli uomini e le donne, purtroppo la pandemia tra i tanti divari che ha acuito ha aumentato quello di genere, quindi le donne l'hanno pagata più a caro prezzo".
La presidente della Commissione femminicidio mette infine in luce che ora "abbiamo occasioni straordinarie che si aprono davanti a noi, a partire dal Recovery Fund, soldi che arrivano da una nuova Europa per cui abbiamo lavorato molto, ma ricordo anche le scelte straordinarie che stiamo facendo in questi mesi con lo scostamento di bilancio. Insomma tante risorse messe a disposizione unite al fatto di aver soprattutto visto quanto modelli sperimentati nel passato sono stati consumati in malo modo, in particolare quelli che non hanno messo al centro la cura delle persone, oggi ci mettono di fronte a delle straordinarie opportunità per risanare questi divari e rimettere al centro finalmente una battaglia di effettiva parità tra gli uomini e le donne". (PO / Roc)

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