Bruxelles - L’Università degli Studi di Perugia, grazie a un progetto internazionale per la lotta agli insetti invasivi dannosi all’agricoltura, ha ottenuto un importante riconoscimento: un finanziamento Horizon 2020 Marie Sklodowska-Curie Global Fellowship, il primo vinto dall’Ateneo perugino. Lo studio “Depicting the impact of an invasive alien crop pest on local ecological networks (PESTNET)” è stato presentato dal Dottor Gabriele Rondoni e dal Professore Eric Conti, rispettivamente il ricercatore protagonista della fellowship (experienced researcher) e il responsabile del progetto, entrambi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3) dell’Ateneo perugino. Il budget complessivo è di 255.768 euro e l’unico beneficiario è il DSA3. Lo studio riguarda gli aspetti di ricerca di base e applicata relativi all’arrivo di insetti invasivi, dannosi all'agricoltura, con un focus sulla Cimice asiatica, che attualmente sta provocando perdite economiche elevatissime in Europa (soprattutto in Italia) e in Nord America. Oltre all’Università degli Studi di Perugia sono coinvolte istituzioni canadesi - Université de Montréal - e del Regno Unito - Newcastle University e UK Centre for Ecology & Hydrology -, nonché un’azienda italiana, TeamDEV s.r.l.. Gli Horizon 2020 Marie Sklodowska-Curie Global Fellowship finanziano progetti di durata fino a 36 mesi e sostengono la formazione alla ricerca e lo sviluppo di carriera dei ricercatori, sostenendone la mobilità internazionale (in stati membri dell’UE e paesi terzi), intersettoriale e interdisciplinare.(9colonne)
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