Roma, 7 apr - “Prima di tutto vorrei ristabilire un principio di verità, perché ieri in piazza non c'erano dei pericolosi eversivi, ma come capita sempre in quelle situazioni c'è stato qualcuno che si è infiltrato, si sono viste delle mani alzate e dei toni troppo elevati, ma chi ha dato origine alla manifestazione sta vivendo in maniera drammatica il disagio, anzi la sofferenza del covid e sono loro che vanno aiutati". La capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, al termine di una conferenza stampa di presentazione degli emendamenti di Fi al dl sostegni, commenta con 9Colonne le manifestazioni di piazza di ieri.  Bernini sottolinea l’importanza di dare risposte concrete al disagio e indica la ricetta del suo partito: “Servono prima di tutto i risarcimenti per quanto possibili. Lo ha detto anche Draghi e noi lo ribadiamo: non sarà mai possibile dare tutto quello che hanno perduto in termini di ristori agli esercenti, agli imprenditori, agli artigiani e ai commercianti. Ma bisognerà metterli in condizione di pagare almeno 'i costi fissi' che hanno dovuto sopportare nonostante fossero chiusi, come l'affitto e il pagamento dei dipendenti". La seconda proposta della senatrice azzurra è "la ricetta fiscale” o meglio, spiega,  “un altro modo per dare soldi, non sottraendone", perché "non si può chiedere a chi non ha lavorato per un anno e mezzo, o ha lavorato a singhiozzo, di pagare le tasse. Ad esempio, non si può chiedere agli albergatori di alberghi chiusi di pagare la Tari. Non si può". Infine, la terza e importantissima risposta, per Bernini, “prevede linee di credito più adeguate perché in questo momento si stanno prestando troppi pochi soldi, con dei piani di ammortamento e di rientro troppo poco soddisfacenti. Noi chiediamo più soldi, più linee di credito con piani di rientro più convenienti, in modo che gli imprenditori possano avere sul conto corrente una somma di denaro adeguata per risollevarsi”, conclude. (PO / Sca) ////