Cambia da oggi in maniera importante la strategia vaccinale della Francia in un’ottica che, secondo le autorità sanitarie, dovrebbe consentire di tutelare un maggior numero di persone dal nuovo coronavirus. La modifica di gran lunga più rilevante prevede l’abbassamento dell’età minima richiesta per la somministrazione del siero immunizzante che da oggi cala a 55 anni, senza condizioni. Fino a ieri, per ricevere il vaccino tra i 55 ei 75 anni, si doveva dimostrare di essere affetti da una o più comorbilità. D'ora in poi, questa fascia di età potrà ricevere il vaccino AstraZeneca o quello prodotto da Janssen per il gruppo Johnson & Johnson, 200mila dosi delle quali saranno disponibili già da questa mattina con una settimana di anticipo. Ieri, il ministro della Salute, Olivier Véran (nella foto), ha giustificato questa apertura agli over-55 come una misura per espandere la vaccinazione in un momento in cui la campagna immunizzante deve fare i conti con la sfiducia nei confronti del vaccino AstraZeneca.

La scoperta di casi molto rari ma gravi di trombosi legati al prodotto sviluppato dall'Università di Oxford ha portato nell’Esagono al suo divieto per gli under 55. Fatto sta che da parte loro le autorità sanitarie hanno anche dato un segnale per lo meno ambiguo precisando la scorsa settimana che gli under 55 che avevano già ricevuto una dose di AstraZeneca avranno la seconda con un vaccino a RNA, Moderna o Pfizer, dodici settimane dopo la prima. La vaccinazione dai 55 anni anticipa di pochi giorni l'allargamento delle fasce d'età previsto dal calendario annunciato a fine marzo da Emmanuel Macron. Da venerdì 16 aprile, gli altri due vaccini, quelli di Pfizer e Moderna, saranno disponibili a partire dai 60 anni. Poiché devono essere conservati a una temperatura molto bassa, sono attualmente riservati agli ospedali e ai centri di vaccinazione. Mentre AstraZeneca e Johnson & Johnson possono essere conservati in frigorifero, e vengono quindi utilizzati da medici generici e farmacisti.

(12 apr - deg)