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Giustizia, Craxi (Fi): con referendum risposta cittadini a incapacità politica

Roma, 1 lug – "Il grande fallimento della Seconda Repubblica è stato proprio quello di non essere arrivati a fare una riforma della giustizia, quindi ben venga l'iniziativa referendaria, il dare la parola ai cittadini che in questi 20 anni si sono resi conto dei mali della giustizia, che non sono di oggi". Così a 9colonne la senatrice di Forza Italia Stefania Craxi, a margine dell'apertura della campagna dei 6 referendum per una "giustizia giusta", a Largo Argentina a Roma. "Se ancora misuriamo in decenni il tempo della giustizia, qualcosa non funziona – sottolinea la parlamentare - lo sconfinamento della giustizia in altri campi ha provocato crisi politiche di cui stiamo ancora pagando le conseguenze. Credo che i cittadini risponderanno di fronte all'incapacità della politica: finalmente si pongono le questioni vere che sono alla base della riforma della giustizia, non si tratta di fare i conti con la magistratura ma di restituire alla giustizia il suo ruolo, che è quello di un servizio reso a tutela dei cittadini".

Stefania Craxi ricorda che tra i punti materia dei referendum c'è "la riforma del Csm, perché una magistratura divisa in correnti politiche è una caricatura della giustizia; la responsabilità penale e civile del giudice, ricordo sempre che il giudice di Tortora ha fatto carriera, anche loro devono rispondere del loro operato; la valutazione dell'opera della magistratura, perché è giusto che il lavoro dei magistrati venga sottoposto a un criterio di produttività, come quello di tutti; la separazione delle carriere: non esiste che chi deve giudicare faccia una carriera fianco a fianco al potere inquirente, perché difficilmente poi sarà in grado di andargli contro; il limite agli abusi della custodia cautelare, ricordo che l'Italia è il Paese maggiormente sanzionato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo in questo campo. Infine – conclude la senatrice - la revisione della legge Severino, che impedisce la candidabilità: credo che però quest'ultimo punto potrebbe finire sotto le maglie della Corte Costituzionale". (PO / Civ / Roc) ////

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