Nove esponenti del movimento democratico di Hong Kong sono stati condannati oggi a pene che vanno dai sei ai dieci mesi di carcere per aver partecipato lo scorso anno a una veglia, vietata dalla polizia, in ricordo della repressione di Tiananmen. Altre tre persone sono state condannate con la sospensione della pena per aver partecipato a un'assemblea illegale o per aver incitato altri cittadini a partecipare. La raffica di condanne arriva una settimana dopo l'incriminazione dei tre principali funzionari dell'associazione organizzatrice della veglia per “incitamento alla sovversione”.

ALLEANZA DI HONG KONG. Per tre decenni, l'Alleanza di Hong Kong il 4 giugno ha riunito decine di migliaia di persone in un parco per una fiaccolata in memoria delle vittime della repressione di Tiananmen del 1989, ma negli ultimi due anni tale appuntamento è stato annullato ufficialmente a causa del Covid, ma di fatto per mettere a tacere quella che a tutti gli effetti era una manifestazione inneggiante alla democrazia in Cina. Del resto, il divieto si iscrive nella linea autoritaria adottata de Pechino nella “gestione” di Hong Kong.

CONDANNE. Tornando alle condanne odierne, quella più pesante è stata inflitta ad Albert Ho, l'ex vicepresidente dell'Alleanza di Hong Kong, condannato a dieci mesi di detenzione per istigazione e a sei mesi per aver preso parte alla veglia. Sconterà queste condanne contemporaneamente ai 18 mesi che ha ricevuto per altri procedimenti riguardante la sua attività politica. Un totale di 26 attivisti sono presi di mira per aver preso parte alla veglia nel 2020. Due di loro, Nathan Law e Sunny Cheung, sono fuggiti dalla città per andare in esilio all'estero prima della prima convocazione del gruppo in tribunale nel settembre 2020. (15 SET - deg)