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Simona Sala, l’informazione del ‘No women No panel’

Ritratti
Una galleria giornalistica di ritratti femminili legati all'Unità d'Italia. Donne protagoniste nell'economia, nelle scienze, nella cultura, nello spettacolo, nelle istituzioni e nell'attualità. Ogni settimana due figure femminili rappresentative della storia politica e culturale italiana passata e presente.

“Ha privilegiato i valori non solo della corretta informazione ma dell’affermazione dei diritti e della parità tra uomo e donna”. Con questa motivazione l’ufficio italiano del Parlamento Europeo e l’Osservatorio internazionale Buone Pratiche hanno voluto assegnare, il 13 giugno, il premio “Buone Pratiche” per il settore Informazione alla direttrice del Day Time Rai Simona Sala. Si tratta di un premio assegnato a rappresentanti delle realtà civili, culturali e sociali, le cui iniziative lodevoli hanno effetti positivi sulla nostra società interconnessa che riconosce l’impegno di una giornalista che, fin dal suo ingresso in Rai nel 1980, è sempre stata simbolo di professionalità e che si è sempre spesa per garantire alle donne un posto all’interno delle reti italiane.

“E’ un premio che fa particolarmente piacere a chi, come me, crede fortemente nel Servizio Pubblico. Il principio, fatto proprio dalle Istituzioni e da tutta la Rai, è che non possono esistere panel, commissioni, trasmissioni tv, senza un’equa rappresentanza di genere. Per questo ringrazio L’Ad Fuortes e la Presidente Soldi, che la segue con particolare attenzione. E’ compito del servizio pubblico informare e intrattenere correttamente con intelligenza, leggerezza e insieme, profondità. Sono orgogliosa di come la Rai, lo abbia fatto in questi periodi complicati. E di come in piccola parte, possiamo aver contribuito con la Campagna ‘No women No panel’. Perché l’impegno per il riconoscimento dei diritti civili e sociali, deve essere sempre parte integrante del Servizio Pubblico. Dunque ben vengano le Buone pratiche e sempre di più” ha commentato Sala.

Ma chi è Simona Sala? Le sue prime collaborazioni la vedono protagonista di rubriche culturali, ospitate dall’allora neonata Rai 3, con interviste, tra gli altri, ad intellettuali del calibro di Primo Levi e Natalia Ginzburg. Sala lavora al Tg2, dal 1986 al 1989, con i programmi “Focus” e “Start” e a Rai2 con “Rosa e Chic”. Per diversi anni, dal 1989 al 2007, ha poi seguito la Testata Servizi Parlamentari (attualmente conosciuta come Rai Parlamento), diventando inviata e firmando numerosi servizi sulla politica nazionale ed europea. Già in questo periodo è evidente l’attenzione della giornalista per il mondo delle donne, ma anche del lavoro, del welfare e delle relazioni internazionali, settori a cui dedica numerose inchieste e dirette. Dopo esser passata al Tg1, nel 2013 ha iniziato a seguire l’attività del Capo dello Stato come Quirinalista, per poi essere nominata Vicedirettore del Tg1 nel 2018; è in questo periodo, precisamente nel 2015, che riceve, dal presidente Napolitano, l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica. Nel maggio 2020 viene nominata direttrice della testata Rai Giornale Radio-"GR1","GR2","GR3", "GR Parlamento"- e direttrice di Rai Radio 1, diventando la prima donna a capo della principale rete e testata radiofonica del servizio pubblico in 90 anni. Passa poi, nel novembre 2021, alla direzione del Tg3, per trasferirsi, dall’8 giugno 2022, alla direzione del Day Time Rai.

Recentemente, Sala è riuscita a dare un grande contributo alla presenza delle donne in tv, attraverso il suo sostegno alla stesura del memorandum d’Intesa “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla”, firmato il 18 gennaio di quest’anno. È stata proprio Rai Radio 1, nel periodo in cui era sotto la direzione di Sala, a far propria questa campagna, nata della Commissione europea, volta a garantire una rappresentazione quanto più paritaria della componente femminile all’interno dei talk e dei dibattiti pubblici; dopo l’adozione da parte della radio, l’iniziativa si è ampliata, includendo sempre più organizzazioni di tutta Italia e ricevendo anche l’adesione del Capo dello Stato. Dalla radio si è arrivata alla stesura di un memorandum, che ha visto tra i firmatari anche la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, la presidente della Rai, Marinella Soldi, il presidente del Cnel, Tiziano Treu ed il capo della Rappresentanza della Commissione Ue in Italia, Antonio Parenti. (17 giu - PO / Par)

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