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L'uomo pesce nel Rio delle Amazzoni

7/4/2007

L'uomo pesce nel Rio delle Amazzoni

Il 7 aprile 2007 Martin Strel, 52 anni, sloveno, con l’ultima bracciata fatta nelle acque del Rio delle Amazzoni a Belem, in Brasile, diventa il primo uomo al mondo ad avere nuotato più a lungo in un fiume. Partendo da Atalaya, in Perù, Strel, con solo una muta come attrezzatura e dormendo per 5 ore al giorno, ha percorso in 66 giorni ben 5.430 km - ossia l’equivalente dell’attraversata dell’Atlantico - sui 6.671 km che rendono il Rio delle Amazzoni il secondo fiume più lungo del mondo, dopo il Nilo, ma ben più impetuoso di quest’ultimo. Una impresa ad alto rischio visto la presenza di cascate e potenti correnti ma anche serpenti, insetti, coccodrilli e pirana, che sono stati tenuti però a debita distanza dal nuotatore grazie a tre imbarcazioni pronte a gettare carne fresca in acqua. Sul perché i famelici pesci non lo abbiano attaccato la versione di Strel è però diversa: “Penso che questi animali abbiano accettato la mia presenza in acqua. Ho nuotato insieme con loro per tanto tempo che probabilmente hanno pensato che fossi uno di loro”. Una impresa cui - quello che era stato già ribattezzato l’“uomo pesce” -, è giunto dopo altre impressionanti maratone fluviali. Dopo essersi “rodato” con i fiumi sloveni - nel 1992 il Krka (105 km in 28 ore) e nel 1993 il Kupa (62 km in 16 ore) - nel 2000 ha percorso a nuoto 2860 km nel Danubio. Un record assoluto che lui stesso ha infranto nel 2002 percorrendo tutto il Mississippi (3885 km) in 68 giorni. Nel 2003 ha quindi nuotato lungo il fiume argentino Paraná (1930 km) e nel 2004 ha percorso in 40 giorni il fiume cinese Yangtze (6300 km, il più lungo fiume in Asia, il terzo più lungo del mondo). Strel è stato anche l’unico uomo ad aver attraversato il tratto di mare che separa la Tunisia dalla Sicilia in sole 30 ore di nuoto. Il suo motto è: “Io nuoto per la pace, l'amicizia e l'acqua pulita”.

(© 9Colonne - citare la fonte)