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Argentina, tutto pronto per Festival moda 'Italia en la piel'

Argentina, tutto pronto per Festival moda 'Italia en la piel'

Il prossimo 16 e 17 settembre, nell'edificio del Municipio di La Plata, capitale della provincia di Buenos Aires, si terrà la seconda edizione del Festival della Moda “Italia en la Piel – Moda d'Autore”, organizzato dal Corridoio Produttivo, Turistico e Culturale Italia-Argentina. L'edizione di quest'anno avrà un padrino d'eccezione, il designer italiano Gino Bogani, a capo della giuria che dovrà indicare il vincitore del primo premio, che potrà fare un'esperienza formativa presso l'Istituto di Moda Burgo di Milano e partecipare alla Fashion Week milanese a maggio 2024. “I designer hanno già partecipato ad un corso di formazione sull'esportazione di beni e servizi dall'Argentina verso l'Italia, sull'etichettatura dei prodotti, l'invio di campioni. L'idea è che i designer entrino davvero nel mondo dell'industria della moda italiana” spiega a 9colonne Nicolás Moretti, manager del programma e coordinatore del Corridoio Produttivo, Turistico e Culturale Italia-Argentina. “A differenza della prima edizione quest'anno l'iniziativa è molto più grande e più organizzata. Abbiamo imposto la realizzazione di questi corsi di formazione prima dell'evento, e ci aspettiamo di quadruplicare la quantità di persone coinvolte quest'anno”.

Il Festival fa parte di una serie di iniziative dell'Agenzia di Coordinazione Territoriale Italia-Argentina, attiva a La Plata da diversi anni. “L'idea di creare il corridoio e poi l'Agenzia nasce a partire dall'attività dell'Associazione Pugliese” racconta Moretti a 9colonne. “Mio papà era di Santo Spirito, Bari, e mi ha sempre tramandato un forte senso di solidarietà. Nel 2001, quando esplode la grande crisi economica argentina, assieme alla Camera di Commercio Italiana, la Rai e il Ministero degli esteri argentino, abbiamo portato sette tonnellate di farmaci dalla Puglia per distribuirle in tutto il Paese. In quel momento il presidente della regione era Raffaele Fitto, e assieme all'assessore della sanità Ambrosio facemmo una lista di tutti i farmaci che mancavano nella provincia di Buenos Aires per poi distribuirli negli ospedali. Fu un momento davvero commovente. È stato proprio a partire da quell'esperienza che abbiamo deciso di consolidare un ponte tra Italia e Argentina. Era un momento di grande sconforto in Argentina, molta gente emigrava disperata, un clima tra l'altro non così diverso da quel che stiamo vivendo oggi. In quel contesto abbiamo firmato un accordo  con la regione Puglia, che ci è servito come quadro generale per un progetto che mirava a rafforzare la relazione in settori produttivi ben specifici”. 

È così che nasce il Corridoio Produttivo, Turistico, Culturale Italia-Argentina, spiega Moretti. “Ci piace definirlo ‘un ponte’  di relazioni e azioni specifiche tra italiani e argentini nei settori della produzione, il turismo e la cultura, con l'obbiettivo di generare ricchezza. Per ‘generare’ ricchezza intendiamo creazione di lavoro. I primi passi in questo senso li abbiamo dati grazie ai ‘seminari internazionali di sviluppo e territorio’ organizzati in collaborazione con diverse università italiane e argentine, che durante quattro o cinque anni. Ci hanno permesso di firmare accordi di collaborazione qui a La Plata per poi continuare i progetti a in Italia con imprenditori locali. Il problema era che lavorando ‘ a progetto’ molto spesso i protagonisti, una volta concluse le attività specifiche, perdevano contatto con la comunità italiana locale. Per questo abbiamo cercato di coinvolgere le associazioni italiane a La Plata, e nel 2015 abbiamo creato la ‘Cattedra del Corridoio Produttivo Turistico Culturale Italia-Argentina per lo Sviluppo Locale, Regionale e Internazionalizzazione del Territorio’, presso l'Università Nazionale di La Plata, che ci ha dato autonomia e un quadro per l'azione pratica”.

 “Il grande ‘salto’ – continua – Moretti - è arrivato durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19. È in quel momento che viene lanciato il Centro de Estudios de Lengua y Cultura Italiana (Celci), che offre corsi di studio a distanza, e che in pochi mesi ha accolto più di 1500 studenti di tutto il Paese”. Nel 2021 il centro ha ricevuto anche la certificazione dell'Università di Siena. “Quella è una delle iniziativa che abbiamo portato avanti, mentre lavoravamo anche a progetti legati alla moda, alla musica e alla gastronomia”. Il Festival della Musica Italiana di La Plata è giunto quest'anno all'ottava edizione, e assieme al municipio è stato organizzato anche un festival gastronomico negli ultimi due anni. Secondo Moretti, il segreto del successo di queste iniziative consiste in quello che lui chiama “l'italianizzazione del processo”. Nell’organizzazione degli eventi, delle manifestazioni e dei progetti “puntiamo alla qualità”. “Poniamo – spiega-  molta attenzione ai controlli, al monitoraggio, vigilando che il progetto riesca nei suoi obbiettivi”. “Nel caso del Festival ad esempio ‘seguiamo’, i partecipanti dal momento dell'iscrizione fino al viaggio in Italia, per i vincitori”. Il progetto “Italia en la piel”, nasce durante un incontro nazionale dell'Associazione di Designer dell'Argentina nel 2021, quando i membri della Cattedra del Corridoio stavano esplorando nuovi settori d'intervento, come quello vitivinicola e della moda, in cui creare alleanze produttive con l'Italia. “Nel 2022 poi, nasce l'Agenzia di Coordinazione Territoriale Italia-Argentina, un ente giuridico riconosciuto nella provincia di Buenos Aires come una S.R.L., che ci ha permesso di coordinare tutto questo processo attraverso accordi con progetti italiani ed europei. Il ruolo è proprio quello di organizzare, monitorare, accompagnare e garantire la trasparenza. Il caso concreto di applicazione di questo schema è proprio Italia en La Piel, dove grazie al coordinamento col municipio abbiamo eliminato certi ‘vizi’ nei metodi di applicazione del processo e abbiamo italianizzato il procedimento”. (BIG ITALY / Fel)

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