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Violenza donne, Valente (Pd): W20 grande opportunita'. blocchiamo direttiva UE

Roma, 20 feb - "Women 20 parte anche da un lavoro fatto qui in Italia nel 2021, e prosegue oggi con l'impegno del Brasile: c'è un filo rosso che lega l'impegno di queste donne straordinarie della società civile, che parlano con i paesi più potenti del mondo e provano a raccontare e a rappresentare un punto di vista, che rappresenta anche una straordinaria opportunità per questi paesi: l'emancipazione, l'empowerment, il sostegno ai diritti di autonomia e di libertà delle donne giocano a favore della crescita e dello sviluppo di tutti i paesi e del mondo intero". Così Valeria Valente, senatrice Pd e componente della commissione di inchiesta sul femminicidio, in una conferenza stampa alla Camera dedicata al Summit del W20, previsto per il prossimo autunno in Brasile, che ha assunto per il 2024 la presidenza annuale del G20 (la presidenza italiana era stata nel 2021). "Da queste donne - aggiunge la parlamentare, presidente della Commissione nella scorsa legislatura - non mi sorprende che oggi venga un appello a sollecitare il Parlamento europeo a non approvare la direttiva sulla violenza contro le donne, così come uscita dalla mediazione dei rappresentanti dei governi europei, perché è stata troppo modificata rispetto al lavoro fatto in precedenza dal Parlamento europeo: una direttiva che rischia di farci fare un passo indietro, invece che un passo avanti, nell'applicazione piena della Convenzione di Istanbul, che per noi è stata sempre un faro nella battaglia contro la violenza maschile sulle donne". "Il tema dello stupro - rileva Valente - è uno dei tanti affrontati nella direttiva: noi in Italia abbiamo presentato da tempo un disegno di legge che vuole stabilire che tutti gli atti sessuali compiuti senza il consenso sono qualificabili come stupro, ricordiamo che oggi in Italia non è così e per questo sarebbe servita una direttiva avanzata, che avrebbe potuto mettere l'Italia in una procedura di infrazione. Ma all'interno di questa direttiva - sottolinea la senatrice dem - tanti e troppi sono stati i passi indietro, penso anche al tema della formazione e della specializzazione degli operatori, da quelli della giustizia a quelli dell'educazione. Su questo terreno non ci possiamo permettere passi indietro: blocchiamo questa direttiva così come è stata modificata, rimandiamola al futuro Parlamento, potrebbe venire un documento più prezioso e più utile per il lavoro da fare in Italia e nel mondo intero". (PO / Roc) ////

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