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Le storie delle famiglie italo-argentine nel nuovo progetto del Comites Rosario

Le storie delle famiglie italo-argentine nel nuovo progetto del Comites Rosario

Il Comitato degli Italiani all'Estero di Rosario (Com.It.Es.) ha lanciato un nuovo programma sul proprio canale Youtube, Comites TV, che ricostruisce la storia di diverse famiglie italo-argentine residenti nella circoscrizione consolare di Rosario. “Uno dei problemi che abbiamo come comunità è che le storie degli italiani che sono giunti nella nostra città rimangono sempre più indietro nel tempo”, spiega a 9Colonne Lucas Del Chierico, presidente del Com.It.Es. di Rosario. “Non parliamo ormai più di italiani di seconda generazione, ma di quarta o quinta addirittura. È molto difficile per i discendenti mantenere una relazione diretta con la lingua, con la cultura italiana. Solo nella nostra circoscrizione consolare parliamo di centinaia di migliaia di persone, che tecnicamente sono in condizioni di poter richiedere la cittadinanza, ma che non conoscono la lingua né hanno alcun contatto con la cultura italiana”. Del Chierico racconta che per affrontare questa problematica hanno iniziato a lavorare su un concetto, “italianizzati”, per invogliare le persone a riscoprire la propria italianità. “È iniziato come un hashtag negli account social della nostra commissione gioventù, un challenge tra i ragazzi della loro generazione. Poi ci siamo accorti che chi partecipava non era poi così giovane, c'erano sempre più adulti attratti dalla proposta di riscoprire le proprie origini italiane. Abbiamo cominciato a preparare una serie di progetti per incanalare questa richiesta, due dei quali hanno ricevuto il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri italiano: il "Museo Virtual de la Inmigración Italiana" (https://muvii.org/) e il Piano di Comunicazione, che include anche il canale YouTube ComitesTV".

Di Chierico sottolinea il fatto che il progetto vuole dare la possibilità agli italodiscendenti che non hanno più un rapporto diretto coi loro avi italiani di stabilire una relazione con la propria storia. “Ormai non si tratta più dei nostri nonni, che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo condiviso tempo ed esperienze, ma di parenti di cui sappiamo poco o nulla”. Visti i numeri dell'immigrazione italiana in Argentina, paese che ospita il maggior numero di iscritti all'Anagrafe degli Italiani all'Estero, la scelta delle storie da raccontare in ogni programma si è fatta ardua. “Siamo partiti da quelle che abbiamo incontrato nel nostro lavoro di progettazione del museo virtuale, storie che ci sono sembrate sorprendenti, interessanti, ma che possono permettere a molti di ritrovarsi in qualche modo rappresentati”. Il principale criterio posto dagli organizzatori è quello territoriale: la circoscrizione del consolato di Rosario comprende sette province argentine, un territorio che supera la superficie dell'Italia intera. Le storie scelte devono avere un radicamento in quei territori. L'ultimo episodio pubblicato finora ricostruisce la storia della famiglia Faccioli, di origine trentina e stabilitasi quasi 150 anni fa nella città di Reconquista, provincia di Santa Fe. “Siamo riusciti a plasmare quel che volevamo nel prodotto finale, e sappiamo che sta arrivando alle persone a cui volevamo arrivare. Sebbene sia appena iniziata crediamo che l'iniziativa sia già molto positiva”, sostiene Del Chierico. “Credo che il valore aggiunto è che, oltre a permetterci di pensare noi stessi come italiani all'estero, ci permette anche di ripensare ai fenomeni migratori attuali: a partire dai nostri figli, che se ne vanno a vivere in Europa in cerca di un futuro migliore, fino alla situazione che vivono oggi i paesi europei con le ondate migratorie da diversi paesi del mondo”. (fel – 23 feb)

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