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MOSCA: NON ANDREMO
A CONFERENZA DI PACE

MOSCA: NON ANDREMO <BR> A CONFERENZA DI PACE

“Abbiamo ripetutamente affermato che i negoziati senza la Russia erano privi di significato”. In ogni caso, “il presidente Putin ha ripetutamente sottolineato che rimaniamo aperti al processo negoziale” ma “l’Occidente invita la Russia a negoziati, per i quali Mosca si mostra pronta, e allo stesso tempo ignora i continui rifiuti di Kiev di impegnarsi nel dialogo”. Così questa mattina il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi all’annuncio fatto ieri dal Consiglio federale svizzero sull’organizzazione di una conferenza ad alto livello per avviare il processo di pace in Ucraina. Il summit è stato fissato per il 15 e 16 giugno presso l'hotel di lusso Bürgenstock a Lucerna. I lavori per il varo della conferenza sono iniziati a gennaio dopo la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che aveva lanciato un appello in tal senso. Oltre a stabilire un'intesa comune tra gli Stati partecipanti “riguardo alla via da seguire verso una pace globale, giusta e duratura”, l’obiettivo principale del summit “sarà in particolare quello di condurre a una tabella di marcia concreta per la partecipazione della Russia al processo di pace processo”, come ha affermato il capo della diplomazia elvetica, Ignazio Cassis, che ha confermato la partecipazione degli Usa.

ZAKHAROVA. Anche la portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha confermato che la Russia non parteciperà al vertice per la pace in Ucraina organizzato dalla Svizzera. La Zakharova ha stigmatizzato che il summit intende basarsi “sulla formula Zelensky” rigettata dal Cremlino. (11 APR - deg)

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