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NEUTRALIZZATO L’ATTACCO IRANIANO AD ISRAELE, RESTA ALTA LA TENSIONE GLOBALE

NEUTRALIZZATO L’ATTACCO IRANIANO AD ISRAELE, RESTA ALTA LA TENSIONE GLOBALE

E’ stato neutralizzato l’attacco della Repubblica islamica dell’Iran verso Israele. Dalle 22 di sabato sera l'Iran ha lanciato 185 droni, 36 missili da crociera e 110 missili terra-terra contro Israele. I lanci sono avvenuti anche dallo Yemen e dal Libano dove operano rispettivamente i gruppi armati Houti e i miliziani di Hezbollah alleati del regime di Teheran. Non si sono registrate vittime. E’ stata colpita da schegge una bambina di origine beduina di 7 anni nel sud d’Israele che risulta gravemente ferita ed è stata operata domenica. Impeccabile la risposta delle forze armata israeliane che hanno intercettato il 99% di droni e missili dimostrando una supremazia bellica e tecnologica senza precedenti. Alle operazioni difensive hanno partecipato anche forze armate statunitensi, francesi e britanniche. In particolare la marina americana ha intercettato 70 droni e tre missili cruise- in gran parte grazie gli aerei decollati dalla portaerei Eisenhower che opera nel mar Rosso - mentre altri droni sono stati abbattuti dall’aviazione. 

Dopo l’attacco il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto una conversazione telefonica nel corso della quale Biden ha affermato che quella di questa notte è stata una vittoria israeliana. Il ministro della Difesa americano Lloyd Austin ha dichiarato che gli Stati Uniti "non cercano un conflitto con l’Iran, ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele”.

Grande preoccupazione a livello globale perché l’Iran ha nella Cina e nella Russia i suoi principali alleati. Il vice rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky ha dichiarato che “il conflitto tra Iran e Israele potrebbe portate a una nuova acuta crisi in Medio Oriente. Tutto dipende dai prossimi passi delle parti coinvolte o dalla loro scelta di non compierne”. Il ministero degli Esteri di Pechino ha fatto sapere che la Cina è preoccupata da una possibile escalation e chiede alle parti di "rimanere calme ed esercitare moderazione”.

Attesa adesso per la risposta di Israele che però - affermano fonti di intelligence - coordinerà le prossime azioni con gli alleati.

L’attacco iraniano è scattato verso le ore 22 di sabato sera con tre ondate di droni e missili. Le sirene d’allarme hanno suonato verso l’1 e 30 minuti (ora italiana) di domenica a Gerusalemme dove si è registrata una battaglia aerea tra i droni (sostanzialmente piccoli aeroplani senza piloti) iraniani e il sistema antimissilistico israeliano che oltre all’ormai celebre Iron Dome avrebbe utilizzato due sistemi sperimentali molto più sofisticati. I droni, veicoli molto lenti, rudimentali e che rilasciano grandi quantità di calore rendendoli facilmente intercettabili, sono stati colpiti in gran numero dagli aeroplani israeliani e statunitensi. Alle 3,20 di questa mattina è finita la fase più acuta dell’allarme. 

Grande attenzione da parte del governo italiano verso la crisi mediorentale. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è rimasta in costante contatto con i ministri. Durante la serata di sabato sono state rafforzate le misure di sicurezza verso gli obiettivi sensibili.

(© 9Colonne - citare la fonte)