Può essere che stia prendendo un grande abbaglio. Ma ad oggi, mattina di martedì 16 aprile, non c’è un commento ufficiale del presidente degli Stati Uniti a riguardo alla politica che Israele dovrebbe tenere dopo l’attacco subito nella notte tra sabato e domenica da parte della Repubblica Islamica dell’Iran.
Da sabato seguo ininterrottamente la vicenda attraversa le televisioni nazionali e internazionali, le agenzie di stampa, ogni forma di media e non ci sono parole di Biden (video, comunicati ecc.) su cosa dovrebbe o non dovrebbere fare Israele.
Eppure tutto il mondo sta discutendo su cosa ha detto Biden. Peccato che nessuno sappia cosa ha detto Biden.
C’è un’intervista al portavoce del consiglio strategico di sicurezza Kirby, ci sono comunicati del segretario alla Difesa Lloyd Austin che parlano genericamente della necessità di non estendere il conflitto (la famosa escalation), della “stabilità della regione” ma non ci sono le parole di Biden.
Lo stesso Kirby è stato parecchio reticente su quanto si sono detti al telefono Biden e Nethanyau. Ed è stato evasivo sulle pressioni americane nei confronti di Israele.
Un esempio: mentre i network “liberal” statunitensi, citando fonti riservate della Casa Bianca ci spiegavano che Biden invitava alla moderazione Israele, la “conservatrice” Fox news spiegava, citando sempre fonti riservate della Bianca, che gli Stati Uniti lasceranno massima autonomia di scelta ad Israele. Addirittura ieri sera da “fonti iraniane” è uscito un leaks secondo cui gli Stati Uniti avrebbero sostanzialmente permesso l’attacco iraniano.
Alcuni giornalisti americani stanno cercando di spiegrae cosa ha detto Biden. E arrivano alla conclusione che non lo sanno (Il comunicato del G7 in inglese è durissimo contro l’Iran e non parla di Israele, mentre il comuncato di Palazzo Chigi è del tutto diverso)
Insomma a parte pochissime persone nel mondo, nessuno sa realmente cosa sta succedendo e cosa si prepara. Tutti i media mondiali, condizionando le opinioni pubbliche, agiscono in realtà come agenzia di propaganda in base alle proprie convinzioni politiche, ai propri interessi, e alcuni molto più prosaicamente perché corrotti
Quanto all’audizione dei ministri Tajani e Crosetto è evidente che nessuno dei ha notizie precise e che le loro analisi sono il riflesso dei rispettivi “desiderata”. L’impressione è che, purtroppo, le uniche persone informate siano i militari israeliani, i terroristi di Hamas e gruppi similari: terribilmente serie sono le loro azioni e terribilmente reali sono le loro vittime.