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Europee, Castelli (Sud chiama nord): norma ad personam per Rizzo? Allora giù sbarramento

Roma, 30 apr - "Siamo qui perché Sud chiama Nord ha presentato la lista Libertà insieme ad altri, al momento le Corti d'appello d'Italia sono aperte per la presentazione delle liste e il  Consiglio dei ministri si accinge ad approvare una norma a giochi fatti, dopo essersi accordati forse anche una settimana con Rizzo che ieri si è presentato a palazzo Chigi: pensano a una norma che riduce ancora il numero delle firme. Noi siamo per la democrazia, per noi è forte la libertà che i cittadini devono avere di presentarsi alle elezioni. Come Sud chiama Nord abbiamo presentato la lista Libertà che ha tanti mondi dentro, che sicuramente non potevano presentarsi. Ma tanti hanno provato a raccogliere le firme che in un primo momento sono state diminuite con un decreto, e ora nuovamente vengono ridotte". Laura Castelli, presidente di Sud Chiama Nord, davanti a Palazzo Chigi va all’attacco di Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia sovrana e popolare, Marco Rizzo, che avrebbe chiesto al governo di dimezzare le firme per le Europee. "Rizzo chiede una norma ad personam, che andrà solo a suo vantaggio. Non è possibile che una persona si faccia fare una norma ad personam dopo aver iniziato a raccogliere le firme a gennaio. Non è ancora riuscito ad arrivare al numero delle firme e cosa fa? Nella sua incapacità organizzativa chiede, sapendo solo lui che sarà varata questa norma, di abbassare il numero delle firme. Allora noi chiediamo: fermate i giochi, date altre 48 ore, togliete l'esenzione delle firme, e visto che Rizzo ha convinto il governo che bisogna equiparare le firme che si chiedono per le nazionali con quelle delle Europee, noi chiediamo addirittura di abbassare la soglia di sbarramento, dal 4 al 3 per cento”.  

(PO / Sis)

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