Non c’è pace per la Striscia di Gaza, dove nelle ultime ore altre 19 persone sarebbero state uccise a causa degli attacchi israeliani. “Le nostre squadre hanno trasportato 19 morti, la maggior parte dei quali bambini, e decine di feriti dopo i raid aerei effettuati dagli aerei da guerra israeliani in varie zone della Striscia di Gaza la scorsa notte e nelle prime ore di questa mattina”, ha dichiarato questa mattina un portavoce della protezione civile locale. Di fronte alla recrudescenza delle azioni belliche dello Stato ebraico, nella serata di ieri l'Unione Europea ha ufficializzato che avvierà una revisione del suo accordo di associazione con Israele, come ha annunciato la titolare della diplomazia comunitaria, Kaja Kallas, rilevando una “forte maggioranza” di Stati membri a favore di tale misura.
“C'è una forte maggioranza a favore della revisione dell'articolo 2 [sul rispetto dei diritti umani] del nostro accordo di associazione con Israele. Inizieremo quindi questo esercizio”, ha annunciato Kallas, al termine di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea a Bruxelles. Firmato tra l'Unione Europea e Israele nel 1995 ed entrato in vigore nel 2000, questo trattato di associazione prevede non solo il dialogo politico, ma soprattutto la liberalizzazione degli scambi commerciali. L'UE è così diventata rapidamente il principale partner commerciale dello Stato ebraico. Gradualmente questo accordo è stato ampliato, integrando Israele in diverse politiche comunitarie in materia di ricerca o mobilità studentesca, come il programma Erasmus.
È da sottolineare che il secondo articolo dell'Accordo di associazione stabilisce che le relazioni europee con Israele si basano "sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, che ispirano le loro politiche interne e internazionali". In contemporanea a Bruxelles, anche Londra ha annunciato la sospensione dei negoziati per un accordo di libero scambio con Israele e la convocazione dell'ambasciatrice dello Stato ebraico nel Regno Unito, Tzipi Hotovely, in risposta all'intensificazione dell'offensiva di Tsahal a Gaza. Da parte sua, il premier Keir Starmer ha dichiarato in un ennesimo appello ai legislatori britannici che il livello di sofferenza dei bambini di Gaza è “totalmente intollerabile” e che ci si dovrebbe sentire “inorriditi dall'escalation israeliana”.
Il giorno precedente, lunedì, Londra, Ottawa e Parigi avevano del resto assicurato che non sarebbero “rimaste a guardare” di fronte alle “azioni scandalose” del governo Netanyahu a Gaza, minacciando “misure concrete” se non fosse cessata l'offensiva militare e, in contemporanea, non fosse giunto il via libera alla consegna degli aiuti umanitari all’enclave assediata. Secondo Israele, a tale riguardo, proprio ieri 93 camion delle Nazioni Unite sarebbero entrati nella Striscia di Gaza, dopo i nove camion del giorno precedente. Tuttavia, Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che “Nonostante l'arrivo di maggiori rifornimenti nella Striscia di Gaza, non siamo stati in grado di garantirne la consegna ai nostri magazzini e punti di distribuzione” a causa dell’attività militare. Intanto Israele ha annunciato il richiamo dei suoi principali negoziatori da Doha, dopo che il mediatore del Qatar ha lamentato la mancanza di progressi sulla via di un accordo con Hamas.
BRASILE. Un appello alla mobilitazione internazionale per “fermare Israele” è inoltre giunto anche dal Brasile. “È una situazione terribile, una carneficina”, ha affermato il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira durante un'audizione della commissione del Senato a Brasilia. “Viene ucciso un numero enorme di bambini. La comunità internazionale non può restare a guardare mentre ciò accade”, ha aggiunto. Vieira ha quindi deplorato la “paralisi” del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di fronte a un'”invasione” che “viola il diritto internazionale”. “Si tratta di un'invasione come tutte le altre, e il Brasile le condanna tutte, come quella dell'Ucraina da parte della Russia. Ma non vedo tutti i Paesi condannare questa invasione” del territorio palestinese, ha proseguito. (21 MAG - deg)
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