Roma, 11 giu - “Dal momento che sono ormai sei anni che non vede la luce la sugar tax, questa nuova imposta che dove è stata introdotta ha contribuito a ridurre per esempio i problemi di obesità diminuendo il consumo di alcuni prodotti di bevande zuccherate, noi oggi proviamo a lanciare una nuova proposta, ovvero una sugar tax a scaglioni con diverse aliquote in base al contenuto di grammi di zucchero all'interno del prodotto”. Così Eleonora Evi, deputata del Partito democratico, prima firmataria della proposta di legge per la tutela della salute dei consumatori di prodotti alimentari contenenti zucchero e zuccheri aggiuntivi. Una pdl presentata proprio nel giorno in cui il vicepremier Antonio Tajani torna a ipotizzare un nuovo rinvio per la sugar tax, introdotta in legge di bilancio 2019 ma sempre posticipata. Si tratta, spiega Evi, “e lo voglio dire anche molto chiaramente, di cifre davvero minime: si parla di una 0,02 centesimi per litro di prodotto zuccherato, fino ad arrivare ad un'aliquota di 0,15 centesimi al litro: un'imposta minima sul consumo e quindi sull'acquisto di questi prodotti che ha l'obiettivo da un lato di spingere le persone e i consumatori ad orientarsi verso prodotti con un minor contenuto di zuccheri, e dall'altro lato orientare a spingere il mercato stesso e i produttori verso prodotti più salubri”. Secondo Evi "si tratta di una misura che è un investimento per la salute pubblica, dal momento che oggi sul fronte delle malattie legate al consumo eccessivo di zuccheri abbiamo numeri incontrovertibili che dovrebbero far allertare la politica, e che fino ad oggi invece su questo è rimasta veramente silente”. Con una sugar tax rimodulata ma in vigore “si libererebbero così risorse per un Servizio sanitario nazionale che sia all'altezza della situazione”. La proposta di legge di Evi non è però solamente una tassa: “questa proposta di legge non vuole vietare o bandire o proibire o demonizzare lo zucchero, però vuole però fare prevenzione e informazione, vuole fare educazione alimentare nelle scuole e fornire quindi attraverso delle etichette chiare, semplici, informazioni corrette per una scelta consapevole all'interno di prodotti insospettabili: il pane in cassetta, i sughi, le salse. E non sappiamo di consumarli mentre sono presenti in alcuni prodotti addirittura per il 50% del prodotto che stiamo mangiando. Queste informazioni sono utili da sapere per una corretta ed equilibrata e consapevole scelta alimentare. E noi chiediamo che questi prodotti vengano definiti ‘prodotti super zuccherati’.
(PO / Sis)
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